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FCA What's Behind, nuova puntata sui test 4 ruote motrici

La quinta puntata della serie di FCA What's Behind approfondisce il tema della trazione integrale nei modelli dei vari brand del Gruppo. Lo fa attraverso un racconto che a bordo di vetture molto diverse tra loro - ma accomunate dalla tecnologia delle quattro ruote motrici - raggiunge i luoghi più remoti dove vengono testate le vetture 4x4 su fondi diversi e condizioni climatiche estreme, affinché i sistemi di trazione e controllo superino capitolati molto severi. La trazione integrale è uno dei fiori all'occhiello di FCA ed equipaggia, in diverse declinazioni tecniche, modelli di diversi brand. Non si può ovviamente non citare anzitutto il marchio Jeep, precursore di questa tecnologia. La prima Jeep, nel 1941, nasceva con l'obiettivo di andare ovunque e fare qualsiasi cosa: da qui, il fortunato claim ''Go Anywhere, Do Anything''. La proverbiale capacità off-road del marchio è evoluta anticipando le tendenze del mercato e sfruttando le evoluzioni che hanno interessato il mondo dell'automobile in senso più ampio. Allo sviluppo di soluzioni meccaniche estremamente avanzate, infatti, s'è affiancata l'interazione con l'elettronica di bordo e l'introduzione di nuovi standard di maneggevolezza e comfort di guida su strada. Oggi la trazione integrale si integra con i sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida di ultima generazione, e un futuro molto vicino prevede l'elettrificazione di Jeep Compass e Jeep Renegade. I suv ibridi plug-in migliorano la leggendaria capacità fuoristrada in quanto la trazione all'asse posteriore non viene fornita tramite albero di trasmissione, ma da un motore elettrico dedicato. Ciò consente di svincolare i due assi e di gestire la coppia in modo indipendente. Il nuovo sistema è più performante di un sistema meccanico, grazie all'elevata coppia dell'unità elettrica e alla possibilità di erogarla con la massima precisione nelle fasi di spunto e nella guida off-road.

I sistemi di trazione e la precisione dell'erogazione della coppia, caratteristica essenziale per la marcia su fondi a bassa aderenza, vengono testati sulla neve e tra i ghiacci ad esempio ad Arjeplog, in Svezia, o nel gelido Nord Michigan. Luoghi ai confini del deserto - come Upington, in Sud Africa - consentono invece di collaudare la resistenza dei componenti e dei materiali e la capacità di affrontare un fondo sempre diverso, tra la sabbia e rocce. Ruolo decisivo anche per le aree di ricerca e sviluppo Jeep, il Balocco Proving Ground e i macigni del Rubicon Trail, il banco di prova off road più duro del pianeta, dove i suv Jeep ottengono il badge Trail-Rated.

All'interno di FCA non è però solo Jeep ad avere una tradizione 4x4 importante: per rendere democratica la trazione integrale, Fiat ha creato nel 1983 il 4x4 più piccolo di tutti.

Si tratta della Panda, che è stata la prima ultracompatta a motore trasversale ad adottare un sistema a quattro ruote motrici. Trazione integrale selezionabile manualmente, motore 965 cc da 46 Cv, scocca rinforzata, prima marcia che fungeva da ridotta: un autentico, inarrestabile, piccolo fuoristrada. I vantaggi della trazione integrale si esprimono però anche in condizioni diverse dal fuoristrada; in quanto ottimizzano anche le prestazioni su asfalto in qualsiasi clima e con qualsiasi tipo di aderenza. Per questo tipo di risultato, il processo di sviluppo delle quattro ruote motrici è diverso e lo dimostra quanto avviene nell'ambito di Alfa Romeo. Giulia e Stelvio sfruttano sistemi raffinati che nascono adottando le tecnologie realizzate per le versioni Quadrifoglio, autentico punto zenitale della progettazione Alfa Romeo. Nel perseguire l'obiettivo dell'inimitabile piacere di guida Alfa Romeo, la trazione gioca un ruolo estremamente importante, e la tecnologia Q4 è progettata per gestire la trazione del veicolo in modo reattivo e predittivo, al fine di garantire il massimo livello in termini di prestazioni, efficienza e sicurezza. Cuore pulsante del Q4 è il sistema attivo di ripartizione della coppia (scatola di rinvio attiva o ATC) che monitora in tempo reale le condizioni di aderenza e le richieste del pilota al fine di garantire sempre le migliori performance.

L'esclusivo sistema Q4 di Alfa Romeo permette dunque di guidare una trazione posteriore fino a quando, all'approssimarsi del limite di aderenza o in funzione di una specifica richiesta del pilota, chiude le frizioni presenti nel sistema di ripartizione e trasferisce in meno di 150 ms fino al 50% della coppia motrice all'assale anteriore.

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