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Metano riscoperto in Germania come valida alternativa a EV

Anche la Germania, che sulla scia lunga del Dieselgate è probabilmente la nazione che più si è impegnata nella progettazione e produzione di modelli 100% elettrici, potrebbe diventare leader anche nella 'rivoluzione' dell'alimentazione a metano, soprattutto se i piani del Governo di Berlino su questo tema comporteranno adeguati contributi finanziari. Rispetto ad altri Paesi la rete è ancora limitata (973 distributori rispetto ai 1.560 in Italia) ma le autorità, anche locali, mostrano un atteggiamento più consapevole e propositivo rispetto ad altre realtà. C'è chiarezza - scrive l'autorevole Automobilwoche - su fatto che il metano, o gas naturale, quando viene usato negli autoveicoli, permette di ridurre del 40% le emissioni di CO2 rispetto alla benzina e del 30% rispetto ai Diesel, con assenza dallo scarico di particolato e zolfo oltre che con una quota ben più bassa dei famigerati NOx, gli ossidi di azoto. La Germania, rispetto all'Italia, è inoltre avvantaggiata da una elevata produzione di biometano, tanto che alcune fonti indicano in 10 TWh (terawattora) il valore complessivo energetico di questa filiera, sufficiente per rifornire tutti i veicoli tedeschi che viaggiano a metano. Ci sono però problemi normativi, perché se è vero che un direttiva Ue prescrive che almeno venga utilizzata in prospettiva una quota minima del 14% di carburanti neutri in termini di CO2 nelle flotte, un simile impegno non viene conteggiato correttamente come strumento per raggiungere gli obiettivi fissati da Bruxelles, soprattutto nell'ambito dei veicoli pesanti per trasporto merci. In Germania sono dunque in molti a fare il 'tifo' per il metano che, correttamente, viene considerato una 'soluzione accessibile, economica e disponibile da subito per contribuire a risolvere il problema della qualità dell'aria e della lotta ai gas serra. Lo stesso Gruppo Volkswagen - che nel 2018 ha venduto circa 50mila veicoli alimentati a CNG - concorda sul fatto che l'uso del metano come fonte di energia per le automobili contribuisce in modo diretto alla riduzione delle emissioni ed è un'alternativa economica alla benzina e al diesel per il cliente. ''Volkswagen è impegnata nell'accordo sul clima di Parigi e il metano - ha detto Stephen Neumann, rappresentante del Gruppo Volkswagen per la CNG Mobility - svolge un ruolo importante nelle propulsioni alternative, che vengono utilizzate insieme all'offensiva di elettrificazione del Gruppo. Il metano è sperimentato, immediatamente disponibile, efficiente ed economico. Inoltre, le auto a metano non sono minacciate da divieti di circolazione nei centri cittadini. Quando si utilizza il Bio CNG, i veicoli sono quasi neutrali dal punto di vista del clima''. Resta il problema, che potrebbe appunto essere superato con il sostegno del Governo tedesco - dei budget di sviluppo per i motori a iniezione diretta di gas delle autovetture di prossima generazione che, l momento, non risultano giustificati della scarsa domanda del mercato in cui Volkswagen opera solo assieme a Fiat. Se il CNG potesse beneficiare di un sostegno anche parzialmente paragonabile a quello dedicato alle auto elettriche, si potrebbero ad esempio portare sul mercato modelli come la Passat CNG PHEV, cioè ibrida plug-in con unità termica alimentata a metano, una combinazione ideale per ridurre l'impatto del veicolo nell'intero ciclo di vita.

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