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Auto: Centro Studi Promotor, mercato in affanno in Europa

Il calo delle immatricolazioni nell'area Ue+Efta nei primi otto mesi dell'anno è "un risultato coerente con il quadro economico di bassa crescita che sta caratterizzando l'area". Lo sottolinea il Centro Studi Promotor.
    Il mercato auto - spiega - è in una situazione di sostanziale stagnazione, ma la tendenza che si coglie è comunque negativa dato anche che dei 31 mercati dell'area ben 21 sono in calo e che tra i cinque grandi solo la Germania chiude i primi otto mesi con il segno più (+0,9%), mentre sono in rosso Francia (-3%), Italia (-3%), Regno Unito (-3,4%) e Spagna (-9,2%). In sintesi - secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - il mercato europeo dell'auto in Europa segna il passo e per ritornare alla crescita con l'obiettivo di toccare nuovamente il massimo di 16 milioni di immatricolazioni del 2007 occorre innanzitutto che riparta l'economia. La prospettiva di rivedere il patto di stabilità nella Ue in chiave di crescita induce a un cauto ottimismo, ma il mercato dell'auto, che continua a essere anche alle prese con la difficile transizione dalle motorizzazioni diesel a soluzioni ritenute più verdi, ha bisogno anche di una politica incisiva per il settore coordinata a livello europeo". Il Centro Studi Promotor spiega che i dati di agosto si confrontano "con i risultati di un agosto 2018 molto particolare perché vi fu un picco di immatricolazioni dovuto all'esigenza delle case auto di immatricolare veicoli non in regola con la nuova normativa Wltp che sarebbe entrata in vigore dal primo settembre successivo (+30,1% su agosto 2017)" e che "a parità di condizioni si registra anzi un sostanziale miglioramento".
   

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