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Auto, business elettrico/elettronico 469 mld dlr nel 2030

Anche se ormai da anni tutti i player del settore automobile sono assolutamente consapevoli della 'rivoluzione' elettronica che ha cambiato e cambierà sempre di più i veicoli che utilizziamo ogni giorno, gli esperti prevedono un boom ancora superiore alle aspettative per il mercato dei software per autoveicoli e dei componenti elettrici ed elettronici.

Guida autonoma, veicoli connessi, elettrificazione, sicurezza attiva e mobilità condivisa - nel complesso una tendenza denominata tendenza ACES - nella loro combinazione stanno rivoluzionando la catena del valore in ambito automotive e colpendo tutti i suoi attori. Secondo un rapporto pubblicato in questi giorni dal colosso della consulenza McKinsey, gli elementi ACES sono e saranno anche driver significativi del tasso di crescita, che lo studio indica in un 7% all'anno nel mercato dei software per autoveicoli e componenti elettrici ed elettronici (E/E).

Lo scenario prevede un aumento dagli attuali 238 miliardi di dollari di fatturato a circa 469 miliardi nel 2030. A questo ritmo, si prevede che il software e il mercato E/E superino ampiamente la crescita nel mercato automobilistico complessivo, stimata del 3% nello stesso arco di tempo. Il software e l'elettronica sono quindi diventati il fulcro della maggior parte delle aziende automobilistiche e dei loro dirigenti.
Il rapporto 'Automotive software ed elettronica 2030' di McKinsey indica per l'elettronica di potenza la fascia più alta della crescita del mercato, con un tasso annuale del 15%. La guida autonoma alimenterà la crescita nei segmenti software e sensori, che dovrebbero raggiungere rispettivamente il 9% e l'8%.

Il segmento che comprende le unità di controllo elettronico (ECU) e le unità di controllo del dati (DCU) continueranno a detenere la quota maggiore del mercato, ma la crescita qui sarà probabilmente relativamente bassa, al 5%. Da notare che ECU e DCU saranno sempre più utilizzate nelle applicazioni di guida autonoma.
Le piattaforme di veicoli elettrici rappresenteranno un nuovo mercato per i cablaggi ad alta tensione, ma si prevede che la domanda di quelli a bassa tensione si ridurrà, pertanto il segmento del cablaggio crescerà al ritmo più lento. McKinsey aggiunge a queste positive prospettive sul fronte dei ricavi e della crescita dei diversi comparti, una valutazione che potrebbe davvero mutare il futuro scenario dell'automotive.

Una separazione tra hardware e software - si legge nel rapporto - cambierebbe radicalmente le dinamiche del settore automobilistico. per quanto riguarda i giocatori e il valore. A medio termine non saranno più né gli OEM (cioè i costruttori di auto) né i fornitori tradizionali a definire pienamente i requisiti tecnologici dei nuovi sistemi, ma aumenterà il ruolo delle aziende 'tech-native' - più audaci e rapide ad agire in questi campi - cosa che diventerà più evidente man mano che l'approvvigionamento di hardware e software sarà più separato.

Le mosse strategiche che dovranno operare gli OEM - ribadisce McKinsey - includono piani per tenere sotto controllo il costo sempre crescente dello sviluppo di hardware e software ma anche la creazioni di organizzazioni di sviluppo interfunzionali più agili. Una funzionalità 'incrociata' andrà a vantaggio anche dei fornitori di primo livello, che potranno collaborare attivamente con gli OEM per definire le architetture E/E.
Mentre i fornitori di secondo livello potranno specializzarsi ulteriormente all'interno delle nicchie più attraenti godendo dei vantaggi di partnership all'interno di un ecosistema tecnologico e industriale emergente.

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