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Alcol dopo 3 di notte, per Asaps passo indietro preoccupante

"La somministrazione di alcol nelle discoteche dopo le 3 di notte sarebbe un preoccupante passo indietro per la sicurezza stradale". A lanciare l'allarme è l'Asaps (associazione amici della polizia stradale), che da oltre 20 anni è in prima linea nel contrasto all'alcol, in particolare per fermare le stragi del sabato sera. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini, nel lanciare la proposta del 'bollino blu' per attestare quali discoteche sono virtuose e sicure, ha detto anche che il divieto di somministrazione di bevande alcoliche dopo le 3 favorisce l'abusivismo di chi le vende all'esterno dei locali.

"Ricordiamo a chi lo avesse già dimenticato che nel 2001 si contarono ancora 917 morti nelle 16 ore maledette delle due notti del fine settimana (22/06 del venerdì sul sabato e 22/06 del sabato sulla domenica) - fa sapere l'Asaps - e sono scese a circa 300 dal 2014, 338 nel 2017, con un calo di oltre 63%". Per l'associazione, dopo l'approvazione di efficaci e severe misure per il contrasto dell'alcol alla guida, fra queste la limitazione della somministrazione alle 3 di notte, "ora si rischierebbe un drammatico passo indietro con il superamento dell'orario limite". L'Asaps si dice favorevole ad un sistema di individuazione dei locali regolari con bollino blu, "ma chi farebbe poi i controlli negli stessi locali e con quale costanza? Ma soprattutto quante sono poi le pattuglie della Stradale impiegate nelle notti del fine settimana nel contrasto all'abuso di alcol e sostanze". Per quanto riguarda l'abusivismo, "cominciamo a contrastarlo efficacemente - dice l'Asaps -, prima di allargare le maglie sul fronte degli esercizi autorizzati.
    Non vogliamo tornare alla triste missione con la Stradale e le divise della strada che alle 5 del mattino vanno a suonare un campanello di una famiglia per dire che un figlio non tornerà più a casa".
   

Salvini, un 'bollino blu' per le discoteche sicur
Ministro vede associazioni locali, divertimento senza sballo
"Un 'bollino blu' per le discoteche sicure in modo che i genitori possano sapere dove mandano i loro figli". Lo ha detto il ministro dell'interno Matteo Salvini al termine di un primo incontro con le associazioni dei locali da ballo. La settimana prossima, ha annunciato, sarà siglato un protocollo d'intesa "per premiare chi garantisce controlli, legalità, sicurezza. I nostri ragazzi hanno diritto a divertirsi, ma senza sballo e pericoli". "Puntiamo anche - ha proseguito Salvini - a contrastare l'abusivismo in un settore che frutta un miliardo di euro e altrettanti li fa il 'nero'. Ad esempio - ha aggiunto - l'Italia è l'unico Paese che ha il divieto di somministrazione di bevande dopo le 3. In questo modo si agevola l'abusivismo di chi vende bevande fuori dai locali"."Incentiveremo - ha detto ancora Salvini - l'uso di etilometri e scriveremo alla Siae perché chi organizza eventi sia in grado di farlo: quanto accaduto l'altro giorno all'Università La Sapienza dimostra che se il settore viene lasciato al caos ci sono rischi". Il ministro ha tenuto a sottolineare che non si vuole colpire un settore importante del'economia italiana, che ha margini di crescita, "visto che la sola Ibiza fattura quasi quanto l'Italia intera. Vogliamo garantire un divertimento sano nei 2.500 locali da ballo italiani. Se c'è una rissa a un chilometro da un locale non ha senso che ne risponda il titolare. Serve meno burocrazia e se ci si diverte legalmente in posti controllati è meglio. Giusto che se uno sbaglia venga additato come irresponsabile, ma il 'dalli alla discoteca' non conviene a nessuno". Salvini ha anche espresso la necessità di "interventi normativi in un settore le cui regole hanno 10, 20, anche 60 anni di storia. Bisogna aggiornarsi ai tempi attuali". All'incontro con i gestori dei locali era presente anche il capo della Polizia, Franco Gabrielli.

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