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A Londra si viaggia su microcar Me per evitare stangata ULEZ

I londinesi corrono ai ripari per non essere ulteriormente penalizzati dalla creazione della nuova Ultra Low Emission Vehicle Zone nella Capitale britannica, un provvedimento che lascia di fatto (a meno di non pagare pesanti ticket) la libera circolazione solo ai mezzi elettrici. Una start-up con sede a Londra, denominata Siticars, ha rapidamente realizzato e messo sul mercato l'inedita gamma di microvetture Me a due posti a trazione esclusivamente elettrica.

Le auto - il cui frontale 'copia' quello delle Jeep con le caratteristiche feritoie verticali - sono proposte con due tipologie di batterie, convenzionali o al litio entrambe da 72 Volt, e con tre tipologie di carrozzeria: trasporto persone, pick-up e furgonato. Lunga 2 metri e 245 la nuova microvettura Me può essere parcheggiata ortogonalmente rispetto al marciapiede ed occupa quindi meno della metà dello spazio di un'auto convenzionale.

Nella variante più performante, con motore da 10 Cv, la microvettura Me raggiunge gli 80 km/h con un'autonomia di 150 km. La ricarica della batteria da 10 kWh può essere fatta in 4-6 ore anche con una presa domestica da 13 Amp. Le dotazioni di serie comprendono climatizzatore, luci diurne a Led, telecamera per retromarcia, portellone ad apertura elettrica, Bluetooth e tetto apribile panoramico. I prezzi, in Gran Bretagna, variano da 7.999 a 12.000 sterline (9.200-13.800 euro) con consegne a partire dal prossimo maggio. Moto, auto e furgoni fino a 3,5 tonnellate non elettrici devono ora pagare a Londra 12,50 sterline (14,4 euro) al giorno per entrare nella ULEZ, da sommare alla esistente Congestion Charge di 11,50 sterline (13,3 euro). Una 'stangata' che incide per 5.760 sterline all'anno (6.640 euro) sulle tasche di chi si sposta in auto verso Londra per andare al lavoro.

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