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Audi, dopo 2018 in calo punta all'elettrificazione

Audi riparte. Si è aperta con questo slogan la conferenza annuale sui risultati finanziari 2018 del Gruppo dei Quattro Anelli a ribadire, con fermezza, la volontà di lasciarsi alle spalle i problemi (e gli impatti negativi) del dieselgate e delle nuove omologazioni WLTP. Quella che viene definita 'performance insoddisfacente' nel primo anno dell'era post-Stadler (ora Audi Group è guidato da Bram Schot) è l'insieme della contrazione delle immatricolazioni totali (1,871 milioni contro 1,879 del 2017), della diminuzione dei ricavi, scesi da 59,789 miliardi di euro nel 2017 a 59,248 lo scorso anno e soprattutto del calo del profitto operativo prima delle voci straordinarie, 4,705 miliardi contro i 5,058 del 2017 (-7,0%) con un profitto netto di 3,529 miliardi (era stato di 4,671). Le ragioni di questo trend sono legate, oltre ai costi residui del dieselgate (800 milioni di sanzioni), all'impatto negativo sulle vendite generato dalla mancata disponibilità di auto con l'entrata in vigore delle norme WLTP e alla fase di sostituzione di molte linee di modelli concentrata proprio nel 2018. Il risultato operativo è così sceso da 4,671 miliardi a 3,529 con una diminuzione del 24,4%. Una situazione certamente non favorevole (''non siamo affatto soddisfatti'' ha detto il CEO Schot) che ha fatto scendere il ritorno sulle vendite al 7,9% (cioè al di sotto dell'obiettivo minimo dell'8%) e il ROI (ritorno sugli investimenti) al 10% (era stato del 14,4% nel 2017). La previsione di Audi Group per il 2019 è cauta: ''Sarà un anno di transizione - ha detto Schot - anche perché dovremo confrontarci con la seconda fase delle omologazione WLTP. Ma ci siamo preparati''. L'azienda si attende un moderato incremento delle consegne, anche per effetto di 20 lanci di modelli nuovi o rinnovati, tra cui gli importanti debutti delle nuove Audi elettrificate PHEV ed elettriche, come la e-Tron Sportback e il crossover Q2 L e-Tron riservato alla Cina. Audi prevede per il 2019 un ritorno sulle vendite compreso nella forchetta tra 7,0 e 8,5%. L'azienda erogherà comunque un bonus ai dipendenti tedeschi qualificati di 3.630 euro e analoghi premi alle filiali estere. 

Gruppo Audi, CEO Schot auspica Italia più connessa col mondo

Il Gruppo Audi è molto soddisfatto delle sue attività in Italia - che si declinano attraverso Ducati e Lamborghini, ed anche Italdesign e Volkswagen Italia, che distribuisce tutti i marchi del Gruppo - ma che genera importanti fatturati anche con una vasta rete di fornitori. Ma, lo ha sottolineato oggi Bram Schot, CEO del Gruppo di Ingolstadt, ''A livello Paese l'Italia deve guardare con maggiore attenzione ad una nuova apertura verso il resto del globo''. Riferendosi al mondo delle aziende italiane e delle start-up (''che possono contare sulla tipica grande creatività del Paese'') Schot ha detto ad ANSA che ''il Governo dovrebbe favorire le reti di connettività non solo dal punto dei network digitali ma anche della cultura''. Citando il caso dei giovani che lavorano a Berlino, a Tel Aviv o a Boston, il CEO di Audi Group ha sottolineato - riferendosi anche alla sua esperienza professionale come CEO di Mercedes Benz Italia - di auspicarsi ''che l'Italia sia più connessa con il resto del mondo''. Ed ha affermato che ''una combinazione tra creatività italiana e le opportunità offerte dalla connessione globale sarebbe straordinariamente vincente''.

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