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Con FAP sui benzina PSA taglia emissioni particolato del 75%

ROMA - Con l'adozione sui motori a benzina del filtro FAP, il gruppo PSA promette una riduzione delle emissioni di particolato che arriverà al 75%. La prima applicazione di questa nuova tecnologia è attesa per ottobre, sulla Peugeot 208, poi dopo il debutto con il propulsore PureTech 130 S&S sarà progressivamente estesa agli altri modelli della Casa del Leone e degli altri Marchi della multinazionale transalpina, a cominciare da Citroen e DS. Questa soluzione, che permette un'omologazione già in regola con i severi parametri Euro 6b, è stata accompagnata da interventi tecnici che hanno migliorato l'efficienza dell'intera gamma dei benzina d'Oltralpe. L'ottimizzazione del loro rendimento ha consentito di incrementare le prestazioni, facendo guadagnare 20 cavalli ai 4 cilindri e assicurando un tempo di risposta ridotto al comando dell'acceleratore sia ai 3 sia ai 4 cilindri. Sui primi questi vantaggi sono accompagnati da una diminuzione dei consumi sino al 4%, sui secondi sino al 6%.

Al riguardo, dalla Francia chiariscono: si è lavorato ''sui motori 3 cilindri su ciclo ad alto tasso di ricircolo dei gas di scarico e l'iniezione diretta presenta una pressione aumentata a 250 bar. Sui 4 cilindri da segnalare la generalizzazione del sistema ad alzata variabile continua, con evoluzione del pilotaggio delle iniezioni multiple (Valvetronic), la riduzione degli attriti e l'evoluzione dei turbocompressori (waste gate elettrica, miglioramento del rendimento di turbina e compressore)''.

La principale novità tecnica, però, è appunto l'adozione sui benzina del filtro antiparticolato, un dispositivo inizialmente ideato per limitare le emissioni di polveri sottili dei motori a gasolio. Oltre a tagliarne di tre quarti, applicato al nuovo PureTech 130 S&S ha permesso di rendere ''il sistema antinquinamento ancora più efficace in tutte le condizioni - spiegano da Groupe PSA -, grazie ad una maggiore resistenza termica dei materiali, ad una gestione ottimizzata della temperatura dello scarico e all'utilizzo di nuove tecnologie del catalizzatore. La combustione è stata ottimizzata ricorrendo a un controllo molto preciso della miscela aria/carburante, mediante l'uso di una sonda a ossigeno proporzionale di nuova generazione''. Un lavoro che su questa unità ha permesso di far calare il fabbisogno di carburante in media del 4%.

La futura gamma dei nuovi propulsori a benzina, montati su tutte le auto del Gruppo, comprenderà i 3 cilindri PureTech 82 S&S (82 Cv e 118 Nm), PureTech 110 S&S (110 Cv e 205 Nm) e PureTech 130 S&S (130 Cv e 230 Nm) e i 4 cilindri PureTech 180 S&S (180 Cv e 250 Nm) e PureTech 225 S&S (225 Cv e 300 Nm). Gli interventi effettuati a livello ingegneristico hanno comportato investimenti di 420 milioni di euro in R&S e di 120 milioni di euro per adeguamenti industriali. I 3 cilindri aspirati e sovralimentati saranno prodotti in Francia a Franaise de Mécanique (Douvrin) e Trémery (Metz) al ritmo di 1 milione l'anno e in Cina a Xiang Yang, con volumi di circa 200.000 l'anno. I 4 cilindri turbo usciranno dagli stabilimenti di Franaise de Mécanique (200.000 unità/anno), Xiang Yang e, sempre in Cina, di Shenzhen (200.000 unità/anno).

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