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Realtà aumentata con occhiali 3D per training operai Audi

ROMA - Per migliorare l'efficienza dei suoi processi produttivi, Audi ha iniziato a utilizzare la tecnologia della realtà aumentata, rivelatasi particolarmente utile per insegnare agli operai le varie procedure da compiere. Si tratta di una pratica che permette un approccio più vicino al gioco, aumentando attenzione e motivazioni di chi deve imparare. Dopo sei mesi di sperimentazione presso il settore logistico dell'impianto di Ingolstadt, la Casa dei quattro ha deciso di estendere questa metodologia anche ad altre fabbriche e a ulteriori divisioni.

Il nuovo programma prevede l'utilizzo di un computer, di un paio di occhiali 3D per la realtà virtuale e aumentata e di due controller. Gli esercizi sono impostati come si trattasse di un videogame e l'apprendimento è risultato più rapido ed efficace rispetto alle tecniche tradizionali. Una volta indossati gli occhiali, gli operai si trovano immersi nella loro postazione di lavoro e utilizzano i controller per muovere gli oggetti che poi dovranno spostare realmente. Nel settore logistico, per esempio, devono movimentare correttamente scatoloni e container e devono applicare le corrette etichette. Lo studio avviene passo dopo passo e permette di imparare in sicurezza i movimenti da compiere per eseguire i vari compiti assegnati. Dal momento che in questa fase tutto è virtuale, il training può svolgersi in qualunque località, con importanti possibilità di risparmio sui costi. Inoltre il corso può essere programmato secondo diversi obiettivi, a difficoltà crescente, e permette ai lavoratori di ripetere gli esercizi per tutte le volte che riterranno opportune. Grazie alla disponibilità di istruzioni in differenti idiomi, questa soluzione rompe le barriere linguistiche, permettendo un'integrazione più facile di lavoratori di diverse etnie. Questa stessa caratteristica permette, inoltre, all'azienda di utilizzare lo stesso programma per l'istruzione dei dipendenti di siti in differenti località del pianeta. Dopo il successo con il reparto logistica, la nuova procedura di apprendimento sarà estesa ad altre realtà delle fabbriche del Costruttore tedesco sparse per il mondo, approdando dalla produzione allo sviluppo tecnico. ''Il responso dei lavoratori al sistema di virtual training è stato estremamente positivo'' - ha chiarito Mirko Gores, responsabile del progetto pilota presso il centro logistico di Ingolstadt - ''Dopo una prima fase pilota durata sei mesi abbiamo deciso di rendere permanenti due programmi di apprendimento virtuale''. Le prossime applicazioni, chiarisce lo stesso Gores, sia nell'impianto di Ingolstadt sia di Neckarsulm, ''punteranno a sviluppare altri tre programmi di VR Training''.

In futuro, poi, saranno coinvolti maggiormente nel piano gli stabilimenti di San José Chiapa e di Bruxelles.

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