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Toyota: parte quarta fase progetto Five Continents Drive

(ANSA) - ROMA, 25 AGO - Centotrenta persone, inclusi dipendenti Toyota giapponesi e delle sedi europee, saranno al volante di auto ibride della gamma Yaris C-HR, per portare a termine la quarta fase del progetto 'Five Continents Drive', dopo quella che ha riguardato l'Australia nel 2014 e le Americhe nel 2015 e 2016. La tappa europea si articolerà in due sessioni: quella estiva di circa due mesi (a partire da fine agosto) che prenderà il via dalla sede di Toyota Caetano, in Portogallo con arrivo presso la Toyota Motor Europe NV/SA, in Belgio, e quella invernale di circa un mese a partire da fine novembre con partenza da Copenhagen, in Danimarca e arrivo alla sede della Tommi Maekinen Racing, in Finlandia.

Il progetto 'Five Continents Drive'rappresenta un'importante opportunità per i dipendenti Toyota di sperimentare in prima persona la guida su strada vissuta quotidianamente dai clienti del brand. In particolare la quarta fase del progetto fornirà elementi per arricchire la cultura dei dipendenti conivolti, in quanto si sviluppa lungo le strade europee; nel Continente che ha dato i natali alla cultura automobilistica e dove i clienti sono conosciuti per avere aspettative molto elevate in merito alle automobili. Oltre a permettere di approfondire le tematiche che porteranno allo sviluppo di auto sempre migliori, lo scopo del progetto è anche quello di alimentare la raccolta e l'analisi deidati provenienti dalla guida in condizioni reali e non soltanto su tracciati di prova. Il progetto - precisa Toyota - proseguirà fino al 2020, momento che rappresenta una tappa fondamentale in quanto si tratta dell'anno in cui si terranno i giochi Olimpici e Paralimpici a Tokyo. ''Da quando ho assunto la presidenza del Gruppo - ha detto Akio Toyoda presidente di Toyota Motor Corporation - ho continuato a ripetere a tutti questo mantra: Dobbiamo realizzare vetture sempre migliori!. Un impegno che nasce dalle parole di Hiromu Nase, un master driver di Toyota e mio istruttore di guida personale, pronunciate negli ultimi anni della sua lunga carriera. Dopo aver provato, da non ingegnere quale sono, ad applicare questo concetto per costruire vetture sempre più affidabili ed avanzate, sono giunto alla conclusione che l'unico modo per farlo fosse quello di mettersi alla guida, conoscere approfonditamente quante più tipologie di automobili e sperimentare i più svariati ambienti di guida. In questo modo ho potuto imparare molto del lavoro dei nostri ingegneri, il modo in cui parlano e come si esprimono, in maniera tale da potermi confrontare con loro fino alle ultimissime fasi dello sviluppo.

Ecco - ha concluso Toyoda - questo è il mio modo di portare il mondo Toyota il più vicino possibile all'ideale di vetture sempre migliori''. (ANSA)

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