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Gruppo Renault espande propri interessi in Iran

ROMA - Il gruppo Renault punta a espandere le proprie attività in Iran grazie a una joint-venture siglata con IDRO e Parto Negin Naseh. La nuova società vede la multinazionale transalpina azionista di maggioranza e prevede come parti locali, appunto, rispettivamente un fondo di investimento e di ristrutturazione industriale e l'attuale importatore nel Paese dei prodotti della Losanga (gruppo NH). La partnership fa seguito all'accordo strategico concluso al Salone Mondiale dell'Automobile lo scorso settembre; dovrebbe diventare operativa dal 30 ottobre 2017. Secondo quanto chiarito dalla nota diramata dal Costruttore francese, è previsto un primo periodo di controllo congiunto con i due partner iraniani e ''comprenderà da una parte, un centro tecnico e una centrale acquisti che favoriranno lo sviluppo dei fornitori locali e, dall'altra, uno stabilimento con una capacità produttiva, in un primo momento, pari a 150.000 veicoli all'anno, che si aggiungerà alla capacità di 200.000 veicoli del Gruppo già esistente nel Paese''. Le prime automobili assemblate in questo impianto saranno la nuova Symbol e il nuovo Duster. La fabbrica sorgerà nel sito industriale di Saveh, a 120 km da Teheran. E' stata, inoltre, prevista l'apertura anche di una fabbrica di motori da 150.000 unità all'anno di capacità. L'accordo comprende, poi, lo sviluppo di una rete di distribuzione esclusiva Renault, complementare rispetto all'attuale network di Negin Khodro. Il Gruppo Renault è presente in Iran dal 2003 con una joint-venture realizzata con SAIPA e Iran Khodro che sino a oggi ha prodotto mezzo milione di veicoli. Localmente assembla quattro modelli: Tondar, Tondar pick-up, Sandero e Sandero Stepway. Nel 2016 le sue vendite sono aumentate del 110,7% rispetto al 2015, sino a raggiungere 108.536 veicoli e una quota di mercato dell'8,4%. Crescita che è proseguita nel primo semestre 2017: 68.365 targhe, +100,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e quota al 9,7%.

Riguardo a questo nuovo passo industriale, Thierry Bolloré, membro del Comitato Esecutivo e Chief Competition Officer del gruppo ha sottolineato: ''Sul mercato iraniano, che è in forte espansione, era indispensabile dotarsi di stabilimenti, ma anche di un centro tecnico e di una centrale acquisti. Questa joint-venture ci permetterà di accelerare la nostra crescita nel Paese''.

Stefan Mueller, Chief Performance Officer, ha aggiunto: ''La firma di questa nuova joint-venture conferma le scelte strategiche che abbiamo operato in questo Paese e ci apre nuove prospettive su un mercato che dovrebbe raggiungere i 2 milioni di veicoli nel 2020''.

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