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Da viaggio più bello a prima volta, ricordi legati alle auto

ROMA - Dai litigi furiosi alle belle notizie, dai viaggi indimenticabili alla 'prima volta' con un uomo: passiamo così tanto tempo in auto che molti dei nostri ricordi sono proprio legati all'abitacolo della nostra vettura. A confermarlo è un'indagine condotta da Facile.it, compratore online di assicurazione, che ha chiesto a un campione di circa mille utenti quale è il ricordo più bello legato alla propria auto.

E non sorprende affatto se per il 42% di loro la risposta è stata ''ho fatto il più bel viaggio della mia vita''. Il ricordo di viaggio è soprattutto femminile, nel campione del gentil sesso la percentuale arriva addirittura a sfiorare il 45% (44,6%), mentre fra gli uomini si ferma al 40,5%. Al secondo posto nella classifica dei momenti importanti vissuti in auto si trova quello in cui si è saputo di aver trovato lavoro (15,7%). Ancora una volta uomini e donne, pur assegnando entrambi la medaglia d'argento a questo avvenimento, gli danno importanza diversa. I primi indicano come ricordo il passaggio del colloquio nel 14,4% dei casi; le seconde nel 17,6%.

Arriva solo terzo il ricordo che, probabilmente, molti pensavano di trovare in cima alla classifica: la 'prima volta' e, soprattutto qui, la differenza fra uomini e donne è netta. Se per le signore quello della perdita della verginità è il ricordo più importante legato all'auto nel 12,1% dei casi; per gli uomini non conquista nemmeno il terzo posto, fermandosi poco sopra il 10% ed essendo superato dall'emozione di aver sentito dalla voce dell'autoradio che la propria squadra del cuore aveva vinto lo scudetto (11,7%). L'automobile è anche teatro delle storie d'amore degli italiani: il 6,5% degli intervistati ha dichiarato di essere stato al volante quando ha incrociato lo sguardo dell'uomo o della donna con cui ha scelto di condividere il viaggio della vita. Dopo l'incontro si passa alla proposta e il 2,7% degli automobilisti è proprio nell'abitacolo della sua macchina che ha dato o ricevuto l'anello di fidanzamento o, ancora, fatto o accettato la fatidica domanda: mi vuoi sposare? Chissà se è corso subito a comprare il seggiolino quel 2,6% di italiani che, invece, ha saputo in auto di essere prossimo a diventare genitore.

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