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Premio La Moda veste la Pace in memoria di Vivienne Westwood

La X edizione del Premio La Moda Veste la Pace, che ha avuto luogo a Roma nello Spazio Europa, sede dall'Ufficio del Parlamento Europeo in Italia e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, oggi 21 marzo, "Giornata Mondiale contro il razzismo", è stato dedicato alla memoria della stilista britannica Vivienne Westwood, scomparsa nel dicembre 2022. Grandi assenti all'evento, ma presenti con un apporto filmato, Naomi Campbell, che doveva essere premiata per aver sostenuto una campagna contro il razzismo nella moda, dalle mani di Makaziwe Mandela, figlia del premio Nobel Nelson (presente anche lei solo in video), e Renzo Rosso, fondatore del Gruppo Otb, destinatario del premio per i tanti progetti per i giovani e le donne, supportati con la sua Fondazione, e per aver accolto in Italia rifugiati ucraini dando loro alloggio, cibo, vestiti, assistenza sanitaria. Il premio forse gli verrà consegnato a Breganze il 3 aprile, come lui ha suggerito.
    I riconoscimenti del premio, patrocinato del Parlamento Europeo e organizzato da African Fashion Gate, l'ente fondato da Nicola Paparusso e presieduto da Marietou Dione, sono stati consegnati al direttore de La Stampa Massimo Giannini, ad Arianna Alessi (vice presidente OTB Foundation), a Lelio Gavazza (Gruppo Bulgari), a Luisa Panconesi (LuisaViaRoma), a Piero Piazzi e Massimo Leonardelli.
    Massimo Giannini è stato premiato "per la sua sensibilità al sociale". "Mobilitarsi è un dovere" è il titolo del suo editoriale pubblicato il 7 dicembre 2022 con il quale ha promosso una raccolta firme per la liberazione di Fahimeh Karimi, allenatrice di pallavolo e madre di tre bambini, detenuta e condannata a morte dal regime Iraniano. Piero Piazzi, presidente di Women Management e Massimo Leonardelli, ad di Leonardelli PR, sono stati premiati per il loro impegno con "To.Get. There", la Ets da loro fondata, attiva in Uganda e Sud Sudan, in aiuto a bambini orfani e sieropositivi, grazie al supporto locale delle suore comboniane e degli specializzandi del Policlinico Gemelli di Roma. (ANSA).
   

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