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Chanel sfila a Parigi, la sua musa è Kristen Stewart

L'attrice californiana Kristen Stewart incarna la collezione pret-à-porter primavera-estate 2023 firmata da Virginie Viard che ha sfilato a Parigi nell'ultimo giorno della fashion week francese. Una collezione, quella presentata nel Grand Palais Ephemere, che sembra essere stata ritagliata sullo stile della diva, su uno sfondo cinematografico, con le immagini del film "Last Year in Marienbad" (1961) di Alain Resnais. Esplorando la libertà di movimento di una donna, Viard immagina un collage di glamour, vorticoso di modernità e leggerezza. Simboli della femminilità come perle, paillettes, fiocchi e piume, si posano su chiffon di seta, pois e tweed pied de poule. La sensualità abbonda nelle proporzioni mutevoli di morbidezza, struttura e ornamenti preziosi. Il mistero pervade gli echi intangibili di Gabrielle Chanel, eseguita con una mano innatamente moderna. Già in un breve video e fotografia del duo Inez & Vinoodh, presentato a pochi giorni dal defilé, la musa della maison, di cui è anche ambasciatrice, emerge da Le Champo, un iconico cinema d'essai parigino, dopo la proiezione di Last Anno a Marienbad. L'eroina di thriller (Panic room) e horror di successo (Into the wild) consacrata dalla serie Twiligth, indossa un top in jersey impreziosito da un fiocco oversize e una gonna lunga tulle plissettato e ricamo. Il primo assaggio di una serie di capi disegnati dalla direttrice creativa della maison Virginie Viard, pensando alla personalità e al carisma dell'attrice. Il video girato a Parigi comprende sei scene in cui Kristen rivela sei silhouette immaginate da Viard, preludio alla collezione in pedana.
Alla finestra dell'appartamento di Gabrielle Chanel, l'attrice è in un lungo abito di pizzo bianco con paillettes. Nel Passage d'Enfer e in una brasserie indossa abiti lunghi in lamé nero o oro. Nella metropolitana di Parigi porta un abito in crepe nero impreziosito da piume e, sulla scalinata a specchio al 31 di rue Cambon, una giacca in tweed bianco. Infine la si vede fuori dal cinema d'essai Le Champo, al termine della proiezione di Last year a Marienbad di Alain Resnais (1961), film d'avanguardia e capolavoro della Nouvelle Vague. Un film pieno di narrazioni, una rivoluzione artistica guidata da un'allure sofisticata, sviluppata da Gabrielle Chanel attorno all'idea, per lei centrale, della libertà di movimento degli abiti in scena. "I film che abbiamo visto, quelli che ci possiedono e quelli che inventiamo per noi stessi, Marienbad, la Nouvelle Vague, l'allure secondo Gabrielle Chanel, Karl, la notte, piume, paillettes, tacchi: mi piace quando le cose si confondono", osserva Virginie Viard.
Ecco allora che in pedana sfilano fiocchi, boa, stivali con strass, jersey lavorato a squame, giacca bianca con paillettes, destrutturata, stampe, tweed pastello; abito oro in panno di velluto, tubino nero con spacco laterale, che scorre sul corpo; capi in pizzo, come un fiore, o in chiffon leggero per giocare a vedo-non vedo sulle gambe e sulla scollatura, giacche in classico bouclé animato da piume leggere, tailleur pantaloni morbidi con giacche sagomate, shorts e minigonne, calze in pizzo e scarpe nell'intramontabile modello Mary Jane. Un collage di tradizione e modernità immaginato da Virginie Viard come una passeggiata libera attraverso frammenti. Un racconto che espone un mondo immaginario confrontato con se stesso, proponendo variazioni sul tema del fascino. Kristen Stewart è la sua incarnazione più fedele. "Che sia lei o le altre donne che vesto - conclude Viard - ho bisogno di sentire che a loro piacciono comunque i miei vestiti. Ma delle persone attorno a me, Kristen è la più vicina a Gabrielle Chanel, almeno alla mia idea di lei. Lei capisce Chanel, i suoi capi. E con lei diventa tutto ancora più moderno. Questa collezione è anche lei".

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