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Blum, in arrivo trilogia remake de L'Esorcista

Capitoli centrali della 'rinascita dell'horror Usa negli ultimi anni come La notte del giudizio, Paranormal Activity, Get out, Insidious; il rilancio della carriera di autori che Hollywood aveva messo da parte come il regista di Il sesto senso, M. Night Shyamalan; la scommessa su nuovi talenti come Damien Chazelle con Whiplash. Sono solo alcuni dei traguardi di Jason Blum, che  con la sua Blumhouse e la politica di film di genere (principalmente horror) di qualità a basso budget, ha riscritto molte delle regole di Hollywood. 

Arrivato al Locarno Film Festival insieme alla moglie Lauren e alla figlia più grande, Roxy, sette anni (che anche sul red carpet resta sempre accanto al papà) per ricevere il premio Raimondo Rezzonico, il produttore, classe 1969, ripercorre le tappe del suo successo, riflette sul modo in cui l'industria del cinema stia cambiando e parla di alcuni dei progetti più esaltanti a cui lavora.  Fra questi “una trilogia remake de L'esorcista. Siamo in fase di preproduzione. Il regista sarà lo stesso autore con cui ho realizzato i tre nuovi sequel di Halloween, David Gordon Green. Sono molto ottimista sul progetto. Sia David che io crediamo fermamente che quando si faccia un remake si debba rispettare l'eredità dell'originale, qui ad esempio tornerà come interprete Ellen Burstyn, rileggendo però anche il racconto con elementi nuovi". 

Il segreto della Blumhouse “è lavorare a basso budget. Questo ci consente di correre molti rischi creativi – dice all'ANSA -. Nello scegliere i progetti la cosa che guardo per prima è chi sia il regista. Devo avere una fiducia assoluta in lui o in lei. Poi devono essere storie del tipo che amiamo, principalmente paurose ma qualche volta anche con elementi di leggerezza”. 

Nel ricevere il premio, Blum spiega quanto sia stato importante per lui avere il primo grande successo, con Paranormal Activity, a 35 anni e non a 25 "quando avevo iniziato a lavorare per le major come venditore. Questo mi ha consentito di applicare alla Blumhouse anche tutto quello che avevo imparato in quei 10 anni, rivoluzionando tuttavia alcuni dettami, come la falsa idea, ancora  dominante ad Hollywood, secondo la quale, dopo un campione d'incassi a basso budget si debba passare a budget sempre più alti: Io dopo Paranormal activity, ho fatto Insidious  di James Wan che è costato solo un milione e mezzo di dollari ed ha riempito  le sale”. Per lui i progetti originali sono importanti quanto remake e sequel: “La prima cosa è intrattenere il pubblico e se la storia già è conosciuta è più facile che gli spettatori ti seguano”. Blum cerca comunque di coinvolgere anche i realizzatori iniziali delle storie. "E' quello che ho fatto ad esempio con John Carpenter per i sequel di Halloween, di cui è stato coproduttore esecutvo  – racconta -. Tra noi si è creata un'amicizia. pochi giorni fa era a casa mia per parlare di un altro progetto da realizzare insieme". Blum commenta anche la recente decisione della Warner Bros di non distribuire ne' in sala ne' in streaming Batgirl, che era quasi pronto ed era già costato 90 milioni di dollari: "Non può esserci niente di peggio per chi ha realizzato un progetto che vedergli fare questa fine.... tuttavia produrre film ad alto budget direttamente per lo streaming è folle e sta danneggiando tutti - sottolinea -. La Warner così ha messo un punto a una brutta deriva. E' stata una decisione coraggiosa".   

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