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Lavazza e la sostenibilità, un impegno per il Pianeta

Con oltre 900 mila ettari di foreste protetti e 270.000 tonnellate di Co2 evitate, Lavazza conferma l'impegno per la sostenibilità. E, in occasione di Wimbledon di cui è sponsor ufficiale per l'undicesimo anno consecutivo, presenta gli ultimi risultati raggiunti. Dalle tazzine riutilizzabili, che debuttano al torneo di tennis sull'erba più famoso del mondo, alla compensazione delle emissioni di CO2 prodotte nella filiera del caffè. Un impegno che rispecchia i valori dell'azienda, da sempre attenta al patrimonio dei Paesi in cui opera.

E' dal 2004, con la nascita della Fondazione Lavazza, che il Gruppo supporta le comunità produttrici di caffè. Sono oltre 136mila i coltivatori, di venti Paesi e tre continenti, che beneficiano dei suoi progetti. L'obiettivo, in collaborazione con gli stakeholder del territorio, è quello di migliorare la resa produttiva e la qualità del caffè, promuovendo l’imprenditorialità e il miglioramento delle condizioni di vita dei produttori. E, allo stesso tempo, valorizzando il lavoro delle donne e coinvolgendo le nuove generazioni.

Nel 2015 è stato realizzato il primo bilancio di sostenibilità, su base volontaria, ed è stato avviato un percorso di integrazione della sostenibilità nel business dell’azienda, coerente con l'adesione all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e con i suoi 17 Sustainable Development Goals (SDGs). I risultati raggiunti nel 2021 in materia di sostenibilità ambientale sono significativi, a cominciare dal fatto che gli stabilimenti del Gruppo in Regno Unito, Italia, Francia e Canada usano energia 100% rinnovabile. Nell'ambito del piano di riduzione dell'impatto delle proprie attività, inoltre, il 65% del packaging del portfolio prodotti del Gruppo è già riciclabile, così come il 95% del packaging flessibile. E il 95% degli scarti industriali vengono recuperati in ottica di economia circolare, che prevede anche che ogni anno l’azienda destini 3mila tonnellate di caffè di scarto alla produzione di fertilizzante organico.

Quanto alla compensazione delle emissioni di CO2 che non è possibile ridurre, sono state acquistate 830 mila tonnellate di crediti di carbonio acquistati, mentre cinque linee di prodotto chiave sono già carbon neutral.

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