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Alla Scala a settembre i Sustainable Fashion Awards

Non solo una serata di gala con premi e ospiti internazionali in una cornice come il teatro alla Scala, ma la fine di un lungo processo, che vuole essere "un esempio di buone pratiche quotidiane": così il presidente della Camera della moda Carlo Capasa ha presentato oggi i Sustainable Fashion Awards, gli Oscar della moda sostenibile, che saranno assegnati il prossimo 25 settembre, al termine delle sfilate della fashion week dedicata a lei. L'appuntamento scaligero è solo l'ultimo step, il più visibile, di un processo verso la sostenibilità che parte da lontano, e che oggi segna un passo avanti con nuovi partner come l'Ethical Fashion Initiative delle Nazioni Unite, che insieme alla Camera studierà un quadro preliminare di due diligence per misurare la sostenibilità del settore e assegnare i premi.     "L'esigenza - ha spiegato Simone Cipriani dell'Ethical Fashion Initiative - è avere un report comparabile, dei criteri comuni per un rapporto sulla sostenibilità". Per la prima volta, la Camera ha anche creato un advisory committee composto da realtà no profit per una prima selezione delle candidature, che saranno poi vagliate da una giuria internazionale presieduta da Ellen MacArthur, fondatrice dell'omonima fondazione, che assegnerà i 12 premi. Simbolo della manifestazione sarà il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, che sin dal 2012 accompagna il Manifesto della sostenibilità voluto da Anna Zegna e dallo stesso Capasa. "Fare un cambiamento in Italia è farlo a livello mondiale - ha sottolineato Cipriani - per questo la nostra è la partnership ideale". Anche perché qui - ha ricordato Capasa - si produce il 70% della moda top di gamma". Non a caso, il lavoro preliminare è iniziato con una sorta di comitato ristretto di 4 brand, Armani, Gucci, Prada e Valentino, con cui sono state affinate le componenti del progetto, che sarà presentato anche a Londra, Parigi, Monaco e New York.     Rispetto al passato, oltre al cambio dei partner, da EcoAge di Livia Firth alle Nazioni unite, c'è anche un passaggio dal 'green' più prettamente ambientale a un concetto di sostenibilità totale, che abbraccia anche i diritti umani e l'inclusione. Anche per questo, "questa - ha concluso Capasa - è l'edizione della maturità" dei premi, giunti al quinto appuntamento, dopo l'edizione digitale del 2020.

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