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Nuovi volumi in collezione Alaia disegnata da Mulier

 La collezione Summer Fall 22 di Alaia è un omaggio all'artigianato e all'abbigliamento inteso come scultura, esplorazione della silhouette, sperimentazione nella forma. Pieter Mulier, nuovo direttore creativo della maison del gruppo Richemont, fondata da Azzedine Alaia, scomparso nel 2017, mostra di essere in sintonia con lo spirito della maison. Mulier, designer belga, formatosi come architetto, ma con esperienza di 15 anni con Raf Simons, affiancandolo come suo braccio destro presso le luxury label Dior, Jil Sander e Calvin Klein, sembra trarre a piebne mani dall'archivio di Alaia, con l'idea però di lavorare su nuovi volumi. La nuova collezione è una conversazione aperta e continua tra il passato di Alaia e il suo futuro. Il corpo femminile è il nucleo, il fondamento. I volumi modellano i punti cruciali della silhouette, le nuove proporzioni: le spalle sono importanti, mentre l'architettura dei capi introduce nuovi volumi. Le strutture consentono l'impossibilità: le gonne danzano con chi le indossa, gli abiti fluttuano intorno al corpo. La ricca eredità estetica della maison della maison trova eco attraverso la matericità e la silhouette.
    La collezione celebra anche il dialogo tra le arti, come si evince dai pezzi creati in collaborazione con la Amministrazione Picasso. Pieter Mulier è stato ispirato dai Tanagras dell'artista. Queste statuette in ceramica sublimano la bellezza delle donne. La scultura diventa couture. Grazie al know-how unico dei laboratori Alaia, sono stati creati sei abiti. Sei pezzi eccezionali che riprendono le forme e la matericità del genio Picasso. (ANSA).
   

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