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Rooney Mara sarà Audrey Hepburn nel nuovo film di Luca Guadagnino

E' stata la diva di Hollywood piu' ammirata per la sua semplice e straordinaria eleganza, ma anche una umanitaria impegnata, a dispetto dell'apparente fragilita', tra i diseredati del mondo in tutte le cause dell'Unicef, l'agenzia dell'Onu per i diritti dell'infanzia. Ad Audrey Hepburn, che quest'anno avrebbe compiuto 93 anni, e' dedicato il prossimo progetto del regista di "Chiamami con il tuo Nome" Luca Guadagnino con Rooney Mara nella parte della protagonista. Il film, la cui sceneggiatura e' stata affidata a Michael Mitnick, produttore esecutivo della serie di Hbo "Vinyl", sara' realizzato dalla Apple. Rooney Mara, che e' stata due volte candidata agli Oscar per "The Girl With the Dragon Tattoo" e "Carol", sara' anche tra i produttori, ha appreso Deadline Hollywood, la terza volta dopo il documentario "The End of Medicine" e "The Truth About Emmanuel".
La attrice di New York, ha da poco recitato in "Nightmare Alley" di Guillermo del Toro accanto a Bradley Cooper, Cate Blanchett, Toni Collette e Willem Dafoe.
Pochi dettagli sono emersi sul progetto che non ha ancora un titolo, e soprattutto non e' chiaro quale parte della lunga vita dell'attrice sara' al centro del film. Rooney, che fisicamente assomiglia in modo impressionante alla diva premio Oscar nel 1953 per "Vacanze Romane", ha 36 anni, piu' o meno l'eta' in cui fu girato "My Fair Lady", la versione cinematografica dell'opera teatrale di George Bernard Shaw "Pigmalione". La Hepburn e' un soggetto complesso da condensare nelle due ore di una pellicola: una delle dive di maggiore successo a Hollywood, adorata da milioni di fan, icona di stile anche grazie alla simbiosi con il couturier parigino Hubert de Givenchy di cui fu a lungo la musa. L'attrice non fu pero' solo l'incarnazione dell'epoca d'oro di Hollywood: alla fine degli anni Ottanta, lasciato il cinema, aveva messo la sua celebrità al servizio dei bambini piu' poveri del pianeta girando Africa, Sud America e Asia come ambasciatrice di buona volontà dell'UNICEF, un ruolo di cui ha raccolto il testimone di recente la nipote Emma Ferrer.
    Ci sono poi state le storie d'amore: culminate in divorzi quelle con l'attore americano Mel Ferrer e lo psichiatra italiano Andrea Dotti, e poi la love story con William Holden, sbocciata sul set di "Sabrina". Lui, che era sposato, l'aveva definita una volta "l'amore della mia vita", secondo un libro del biografo Edward Epstein. (ANSA).
   

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