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'Prêt à parterre', il San Carlo celebra il suo pubblico

Dedicato ai suoi spettatori: con 'Prêt à parterre: di moda in modi al San Carlo' il Lirico più antico d'Europa celebra il pubblico, dopo il lungo periodo in cui è stato il grande assente, con un racconto negli spazi del MeMus, nel Palazzo Reale di Napoli. La narrazione, visiva e audiovisiva, parte per lo più dagli anni '50 del '900, attraverso fotografie, libretti, biglietti, abbonamenti, oggetti vari, abiti e accessori, ma anche testimonianze del pubblico di oggi. L'allestimento valorizza il fondo fotografico dell'Archivio Storico del San Carlo, oggetto di una recente digitalizzazione sostenuta dalla Regione con la Soprintendenza archivistica e bibliografica.
    Negli scatti dell'Archivio Riccardo Carbone appaiono le dive, da Sophia Loren a Ingrid Bergman, si possono ritrovare Totò e Roberto Rossellini, la Callas e Giulio Andreotti. Partner dell'iniziativa è il Museo della Moda di Napoli, i racconti storici sono di Sergio Ragni. "Il rapporto del pubblico con lo spettacolo - spiega il sovrintendente Stéphane Lissner - si vede anche nel modo in cui ci si veste per andare a teatro. Io credo che, particolarmente in Italia, questa consuetudine nasca da un retaggio storico e culturale, la lirica rappresenta nella storia dell'uomo un evento sociale ed intellettuale in cui la comunità aveva modo di assistere ad uno spettacolo straordinario insieme al Re e alla nobiltà, e per dimostrare di essere all'altezza di questa comunione doveva apparire nel migliore dei modi. Ancora oggi, nei teatri d'Europa e al San Carlo, si respira un'atmosfera sospesa nel tempo in grado di evocarci un passato lontano, facendoci vivere una età dell'oro che abbiamo sempre immaginato e che arricchendosi, colorandosi, mutandosi è ancora nostra". La direttrice generale Emmanuela Spedaliere che della mostra è ideatrice e curatrice con Giovanna Tinaro e Giusi Giustino sottolinea che '' frequentare l'opera ha un significato diverso rispetto alle altre forme d'arte: è un'esperienza emozionale ma anche sociale. Il teatro d' opera nella storia è sempre stato strettamente connesso alla moda. A teatro come al cinema, i registi e i costumisti hanno da sempre decretato mode e modi di essere nella società reale". (ANSA).
   

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