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Matilda De Angelis, non chiamatemi diva

 "Non chiamatemi diva. Magari qualcuno mi vede così, non ho il potere di controllare quello che gli altri vedono in me. Io mi sento un'attrice e una grande lavoratrice, su questo penso di essere irreprensibile. Sono un essere umano normale, appassionata del mio lavoro, in certi frangenti brava, altre volte meno. Come tutti". L'attrice Matilda De Angelis è alla Mole per la masterclass 'La cura del Talento', organizzata nell'ambito del Torino Film Fetsival.
Dialoga con il suo agente Gianni Chiffi che nel 2014 ha fondato, con Consuelo De Andreis, l'agenzia Volver con la quale gestisce il lavoro di attori e attrici. E' lui che l'ha scoperta e la continua a seguire. A fare gli onori di casa ci sono il presidente del Museo del Cinema, Enzo Ghigo, il direttore Domenico De Gaetano e il direttore artistico del Tff Stefano Francia Di Celle, che il primo dicembre accoglieranno per un'altra masterclass la star Monica Bellucci.
Da due mesi e mezzo Matilda De Angelis vive a Torino, dove rimarrà fino alla fine dell'anno. Sta girando, per Netflix, la serie Lidia Poet, dedicata alla prima donna avvocato d'Italia.
"Mi sono innamorata di questa città, mi trasferirò qui. Mi capita raramente, mi è successo solo a Parigi e ad Amsterdam, in nessuna città italiana. Esteticamente mi piace anche più di Bologna che resta la mia città", confessa Matilda. "Le prime due settimane non l'avevo capita. Poi una sera mentre tornavo a piedi da via Po a casa mia al Quadrilatero mi sono accorta di amarla. E' romantica, illuminata benissimo, ha un'architettura che mi fa impazzire, autentica, monumentale, d'altra parte è un'ex capitale. C'è il fiume, è tutto bello, e si mangia bene.
Non ho un fidanzato da convincere, verrò a vivere qui con il mio cane. Matilda è stanca e quando finirà di girare 'Lidia' sogna una bella vacanza. "Lavoro tanto, è una serie di 14 settimane, sei giorni su sette, 13 ore al giorno. Sono protagonista assoluta, sto tutto il giorno sul set".
'Lidia' racconta una storia sconosciuta al grande pubblico, ma fondamentale per il percorso di emancipazione femminile. E Matilda in quei panni si sente a suo agio. "Lidia ha fatto qualcosa, ha lottato tutta la vita contro i mulini a vento. per fortuna è morta dopo il suffragio femminile, è riuscita a vedere le donne al voto. Io mi muovo da femminista nel mondo. il mio incedere è femminista, non ho fatto grandi manifestazioni o rivoluzioni. Lo sono per quello che penso, per il mio modo di camminare nel mondo. E lo è tutta la mia famiglia, anche mio padre e mio fratello, mia mamma poi era una sessantottina".
Matilda De Angelis, che ha girato la miniserie The Undoing con Nicole Kidman e Hugh Grant e ha già conquistato un David di Donatello, non è solo un'attrice. "Sono una persona innamorata dell'arte, mi piace la musica e nel tempo libero scrivo poesie.
In tutto quello che faccio ci metto passione, Quando ho fatto la presentatrice a Sanremo ho pensato che avrei potuto smettere di fare l'attrice per fare la presentatrice. Mi chiedo ancora cosa farò da grande, non so se farò l'attrice tutta la vita", spiega la giovane star.
   

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