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La terrazza gourmet sul mare della Costa Smeralda

Un fiordo naturale di fronte all'Isola di Caprera, una terrazza che s'affaccia sul mare della Costa Smeralda, una cucina che rispetta la tradizione locale.
    Sono gli ingredienti del Tanit Fine Restaurant di Poltu Quatu, a due passi da Porto Cervo, che ha riaperto i battenti con tante novità per l'estate.
    Alla guida della cucina c'è ora lo chef Denis Mulé, rientrato al Tanit da Londra, coadiuvato in sala dal direttore Nicola Giorgio, di nuovo in Italia dopo una lunga esperienza alla direzione di ristoranti di lusso in Brasile. E proprio a Poltu Quatu l'Accademia del Gambero Rosso, con sede a Roma, trasferisce le proprie risorse per la stagione 2021, che avranno così modo di approfondire il loro percorso professionale in un contesto d'eccellenza.
    Poltu Quatu, dal dialetto gallurese "porto nascosto", è un piccolo borgo marinaro che offre una vasta gamma di attività e servizi con una caratteristica unica: è un vero e proprio fiordo naturale, nascosto tra le tipiche rocce scolpite dal vento sul mare cristallino della Costa Smeralda, immerso nella macchia mediterranea, e con un porto turistico privato, anche quest'anno Bandiera Blu, con 305 posti barca e tutti i servizi collegati.
    Fulcro del borgo è il Grand Hotel Poltu Quatu, creato nel 2002 ispirandosi ad un tipico villaggio di pescatori, con 143 camere e suite, 66 appartamenti The Reserve, ristoranti e bar punto di incontro del jet set internazionale, piscina, spiaggia privata, centro benessere e fitness, campi da tennis e padel, centro congressi.
    Il menù del Tanit offre proposte di mare e di terra, con attenzione alla tradizione locale: dalla varietà di crudi del mare, alle specialità di caviale; dagli antipasti tra i quali spiccano ceviche con coriandolo fresco e mais croccante, bottarga di muggine con sedano e pecorino e uovo a bassa temperatura con asparagi, crema di grana padano e caviale Royal Malossol, ai primi piatti che prevedono combinazioni particolari come gli gnocchi dorati con cozze su crema leggera di pecorino, gli spaghetti Tanit con gamberi rossi, zucchine, rucola e pachino e la tradizionale pasta lorighittas con pesto, tartare di pomodoro secco su battuta di burrata. Ampia la scelta tra pesci e crostacei, che si affida anche al pescato del giorno, nonché per le carni, che prevedono tra le specialità tipiche il classico maialino croccante al finocchietto selvatico e le costine di agnello e foie gras. (ANSA).
   

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