E il momento di rassegnarci, linverno è ufficialmente arrivato. E con linizio della stagione più rigida lunica ancora di salvezza per riscaldare le abitazioni resta il calorifero.
Aziende, designer e architetti si sfidano stagione dopo stagione per creare le soluzioni più originali, innovative e allo stesso tempo funzionali ed efficaci, dando vita a vere proprie opere darte che trasformano i termosifoni da semplici mezzi per riscaldare in veri gioielli di design. Scirocco H, azienda specializzata nellideazione e realizzazione di termoarredi e prima realtà a produrre lo scaldasalviette in Italia, ha stilato un decalogo con le regole più importanti da seguire quando si decide di sostituire il proprio termosifone con un radiatore/scaldasalviette di design.
10 regole per il termoarredo:
1. Quando? Meglio destate Non esiste una stagione in assoluto migliore delle altre, sicuramente prevedere di iniziare i lavori in estate avrebbe lindiscusso vantaggio di non patire il freddo durante i lavori di ristrutturazione e soprattutto con limpianto di riscaldamento spento si ridurrebbero i tempi di lavoro, con un risparmio anche del costo di manodopera.
2. Le misure in questo caso contano Fondamentale quando si decide di cambiare il proprio temosifone è quello di prendere le misure esatte della stanza in cui sarà inserito. In questo modo si potrà scegliere il nuovo termoarredo con la resa termica adeguata a riscaldare il locale scelto. In sintesi bisognerà ricavare il volume della stanza, calcolandone la sua superficie (larghezza x lunghezza) per poi moltiplicarla per laltezza.
3. Attenzione ai dettagli Fare sempre attenzione alla coibentazione delle stanza e alla presenza o meno di serramenti (finestre, portefinestre, lucernari, ecc.). Inoltre, nel calcolo della potenza termica necessaria a riscaldare il locale questi dati sono essenziali per identificare il coefficiente che poi sarà moltiplicato al volume del locale trattato.
4. Da quale stanza iniziare Volendo esaltare lestetica del termoarredo rendendolo protagonista della stanza, la soluzione ideale è quella di sostituire prima quelli presenti nella zona giorno dellabitazione. Se, invece, il progetto prevede oltre al design anche laspetto funzionale, allora partire dalla stanza da bagno con linstallazione di uno scaldasalviette diventa la scelta migliore.
5. Il luogo di installazione non va lasciato al caso Per una resa ottimale la pareti dellabitazione che danno sullesterno sono il luogo più idoneo dove installare il nuovo termoarredo, poiché abbattendo il flusso daria fredda che arriva da fuori si garantisce un comfort termico maggiore.
6. Ad ogni esigenza corrisponde il suo termoarredo Non esiste il prodotto migliore in assoluto tra termoarredo tubolare, a piastra o con cover. Bensì per ogni esigenza esiste il corpo scaldante più adatto. Quando è necessario avere molta potenza, i radiatori modulari (tubolari o simili) si prestano ad utilizzo migliore, perché grazie alla componibilità hanno rese teoricamente infinite e si adattano agli spazi potendo contare sulle diverse altezze, profondità (numero colonne) e larghezze (numero di elementi) . Nel caso, invece, si disponga di poco spazio è il caso di optare per un modello a piastra, che per unità di superficie hanno una maggiore resa. Infine se si vuole dare unaggiunta estetica alla piastra si possono scegliere quelli che presentano una cover appositamente studiata.
7. La scelta dei materiali Negli anni si è passati dalla ghisa, ottima per le sua capacità di mantenere a lungo il calore anche se più lenta ad arrivare a temperatura, allacciaio che si scalda più velocemente. Tra di loro cè lalluminio, inizialmente utilizzato solo nei prodotti economici grazie allelevata resa termica, per poi diventare, con le attuali lavorazioni tecnologiche, molto utilizzato anche nei prodotti di design. A livello ecologico, i termoarredi in alluminio riciclato sono validi, ma ormai anche lacciaio si ottiene da colate di materiale di recupero.
8. Con il funzionamento misto si va sul sicuro Idraulico, elettrico o misto sono tutte e tre soluzioni valide. Ognuna adatta a specifiche esigenze. Potendo scegliere è ideale optare per un radiatore con funzionamento misto, cioè che funzioni si ad acqua che in modalità elettrica. Il misto ha il vantaggio di essere molto versatile, in special modo nelle stagioni intermedie, dove con limpianto di riscaldamento centralizzato spento si può scegliere di scaldare (in modalità elettrica) i locali della casa che rimangono più freddi, come il bagno. Inoltre, in abitazioni ben coibentate si può ottenere un ottimo comfort termico con una spesa energetica minima.
9. Gli accorgimenti indispensabili per un lavoro impeccabile Quando si decide di sostituire il vecchio calorifero con un termoarredo difficilmente la posizione degli attacchi idraulici saranno gli stessi, per via delle forme particolari che assumono spesso i radiatori di design. Per questo in fase di ristrutturazione è fondamentale conoscerne spazi e misure, mentre per le versioni elettriche bisognerà mettere in preventivo di inserire unopportuna presa di alimentazione.
10. A chi rivolgersi per trovare e installare il nuovo termoarredo Punto di partenza è la visita allo showroom o boutique, dove ci si può fare una prima idea del modello e delle caratteristiche più adatte alla propria casa. Una volta scelto e acquistato, sarà compito dellinstallatore effettuare i lavori. Questultimo deve essere non solo di fiducia, ma soprattutto essere preparato e aggiornato sulle novità che il mercato idrotermosanitario propone. E importante, poi, che tutti gli attori coinvolti nella filiera abbiano la cultura del design dei termoarredi, che troppo spesso negli anni passati venivano considerati solo come meri strumenti utili a riscaldare e niente di più.
Caricamento commenti
Commenta la notizia