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Elisabetta e Filippo da record, 70/o di nozze sul trono

(di Alessandro Logroscino)  - Una festa 'domestica' per la coppia forse più pubblica dell'intero pianeta. Elisabetta II e Filippo di Edimburgo girano un'altra pagina nel grande libro dei record della storia della monarchia britannica e in quello della loro vita: 70 anni di matrimonio, le nozze di platino nella classificazione britannica, di ferro secondo la vecchia tradizione italiana. Un traguardo che li vede ancora una vota spalla a spalla, lui mezzo passo dietro di lei, nel ritratto ufficiale - ultimo di una galleria sterminata - diffuso da Buckingham Palace a suggellare l'evento. La celebrazione, come i portavoce di corte avevano annunciato da tempo, è per l'occasione volutamente "privata", fra loro e con i familiari e gli amici più stretti. Scelta d'intimità che riflette il contesto di una tappa ulteriore nel percorso del 'lungo addio' sul quale la coppia - 91 anni lei, 96 lui - appare ormai incamminata. Al di là dell'affetto generale dei sudditi, impermeabile anche a qualche inciampo come quello degli investimenti offshore della corona; del ruolo di punto di riferimento - ad oggi intatto - al centro dell'istituzione monarchica; e della straordinaria longevità e tenuta fisico-mentale che entrambi continuano a manifestare.
    Per domani, al Castello di Windsor, è prevista dunque una cena con un ristretto parterre d'invitati. Mentre oggi, per rispondere all'omaggio che sale nel Paese, i media hanno potuto pubblicare la foto destinata a simboleggiare la ricorrenza.
    Un'immagine, firmata da Matt Holyoak, che ritrae Sua Maestà e il principe consorte in piedi: sorridenti, in una delle sale di Windsor, in abiti sui toni chiari. La Royal Mail (le poste britanniche) ha frattanto preparato l'ennesima serie speciale di francobolli in loro onore. Se ne è perso il conto da quel 20 novembre 1947 in cui Elisabetta, 21enne, e Filippo, 26enne, si dissero sì - solennemente - nell'abazia di Westminster in un Paese ancora ferito dalle distruzioni della II guerra mondiale appena vinta. Il primo giorno di un'unione destinata a rivelarsi indistruttibile, ad attraversare cambiamenti epocali nell'ex impero britannico e nel mondo, a generare 4 figli e una nidiata di nipoti, a resistere alle prove - anche personali - di oltre 6 decenni di regno: iniziati già nel 1952, con l'ascesa al trono di lei, dopo la scomparsa prematura di suo padre, re Giorgio VI.
    Un'unione tra lontani cugini che impose a Filippo di rinunciare al proprio cognome, di convertirsi alla confessione anglicana da ortodosso che era, di uscire dalla linea di successione dinastica in Grecia e Danimarca, di adattarsi a vivere in un cono d'ombra. Di decennio in decennio fino a oggi, a questo settantesimo anniversario che cade domani a due mesi dal recente ritiro formale del duca di Edimburgo dagli impegni ufficiali della 'firm', la 'ditta' di casa Windsor, a vantaggio del prediletto hobby degli acquerelli; ma anche sullo sfondo di un graduale alleggerimento dei doveri della sovrana, in favore dell''eterno' erede al trono Carlo. E che tuttavia trova in fin dei conti Elizabeth e Philip ancora sulla breccia. (ANSA).
   

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