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Arte: a Firenze 320 pezzi di design anni '60 e '70

(ANSA) - FIRENZE, 19 OTT - Un caleidoscopio di oggetti di design, video, installazioni, performance, per raccogliere tutto il magma delle opere visionarie di Archizoom, Remo Buti, 9999, Superstudio, Gianni Pettena, UFO, Zziggurat, gruppi capaci di rendere Firenze, negli anni sessanta e settanta dello scorso secolo il centro di una delle ultime rivoluzioni creative nell'arte di impatto internazionale. E' 'Utopie Radicali. Oltre l'architettura: Firenze 1966-1976', esposizione curata da Pino Brugellis, dallo stesso Pettena e da Alberto Salvadori, che celebra la straordinaria stagione creativa fiorentina del movimento radicale nato a cavallo tra Sixties e Seventies. La mostra è accolta negli spazi della Strozzina, in Palazzo Strozzi a Firenze, dal 20 ottobre al 21gennaio, ed offre alla visione del pubblico 320 opere tra cui abiti, gioielli, tessuti, porcellane, lampade, mobili, foto, fotomontaggi, collage, modelli e progetti. Per la prima volta sono rappresentati, insieme, tutte le produzioni degli architetti radicali di Firenze, a mezzo secolo di distanza dalla nascita del movimento.

La mostra testimonia il ruolo centrale del capoluogo toscano negli anni della fondazione e della diffusione della Ricerca Radicale tra 1966 e 1976. Da una Firenze riemersa dalle acque del 6 novembre 1966, nello stesso dicembre a Pistoia, con la mostra Superarchitettura apparvero Archizoom e Superstudio, mentre Pettena e Ufo già operavano fuori e dentro l'università.

Liberati dai residui e dalle infatuazioni architettoniche della cultura erede del razionalismo, i Radicali iniziarono una demolizione della disciplina attraverso azioni di guerriglia, cortocircuiti e trasgressioni che miravano a sovvertire le basi di una società borghese allora incurante del dibattito culturale contemporaneo.(ANSA).

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