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Coez, il rapper pop che "siede al tavolo dei grandi"

(di Claudia Fascia) - Un rapper? Sì, senza dubbio. Un artista pop? Anche. Un cantautore che in 24 ore è riuscito a collezionare due date sold out al Palalottomatica di Roma (il 3 e 4 febbraio) come succede a pochi e a piazzare album e singoli in vetta alle classifiche? Sempre lui. Ovvero Coez, campano di nascita, ma romano da sempre. Da qualche tempo a questa parte, il rapper 34enne dalle venature pop sembra finalmente aver cominciato a raccogliere i frutti di una lunga, lunghissima gavetta. Lo dicono i numeri (oltre Roma, sono già andate esaurite le date di Torino, Firenze, Roncade, Livorno, Santa Maria a Vico, Molfetta, Milano), lo dice la hit parade (Faccio un casino - il suo quarto disco uscito a maggio - ieri vantava ancora il quarto posto della classifica degli album stilata da Fimi/Gfk e La mia musica non c'è era in vetta a quella dei singoli), lo afferma a gran voce lui stesso. "Io non lo so che sta succedendo ma, che l'idea piaccia o no, oggi mi siedo al tavolo dei grandi", scriveva qualche giorno fa sul suo profilo Facebook (che è seguito da oltre 230 mila persone, in continua crescita) all'annuncio del sold out in meno di 24 ore della seconda data romana del suo "Faccio un casino tour", con il quale sta portando in giro il suo ultimo lavoro.

"Lo so che sto diventando fastidioso, però sono stato underrated (sottovalutato, ndr) per così tanto tempo che una settimana di gloria dovete concedermela", si è sfogato in un altro post una settimana fa quando è arrivata la notizia che "La musica non c'è", era diventata la canzone più ascoltata su Spotify in Italia. Ma il ragazzo che qualche anno fa vedeva il palco solo da dietro (per 4 anni di fila ha lavorato al Concertone del Primo Maggio: "facevo il facchino, montavo, scaricavo gli strumenti, ero nella backline. Ora invece di star dietro, sono davanti. E' una bella soddisfazione e un'emozione forte", raccontava in un'intervista lo scorso anno proprio durante il Concertone che lo vide tra i protagonisti) non è ancora soddisfatto e sui social si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa: "Come al solito i miei dischi si espandono a macchia d'olio e il pubblico rimane il mio unico motore. I live stanno andando oltre ogni mia aspettativa e l'80% finiscono con un 'tutto esaurito'. Mi chiedo che potrebbe succedere se la mia musica venisse spinta da qualche radio o tv", domanda lecita per chi la trafila della gavetta l'ha fatta tutta e passando dal web oggi può reclamare che "Faccio Un Casino è il mio primo e non ultimo singolo di platino digitale"

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