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Il caffè è un rito, le sei regole per servirlo e degustarlo al meglio

Per molti è un rito, per tanti un’abitudine, in particolare al mattino, per quasi tutti è soprattutto un piacere irrinunciabile. Stiamo parlando del caffè, la bevanda più diffusa al mondo, dopo l’acqua, e molto amata dagli italiani che ne consumano in media circa 5,9 kg pro-capite, seppure il primato in Europa vada alla Finlandia che ne consuma quasi il doppio (fonte Comitato Italiano del Caffè). 

Per tutti coloro che sono alla ricerca di utili consigli perché il caffè servito a casa, al termine del pasto, sia sempre impeccabile vente-privee ha chiesto a Csaba dalla Zorza, food writer ed esperta del ricevere e del savoir vivre contemporaneo, le 6 regole base da tenere sempre a mente.

1. Il caffè non si serve a tavola!
Il caffè è servito al tavolo solo al ristorante, mentre a casa il luogo migliore è il salotto e se l’incontro è particolarmente formale sarà la cameriera a portarlo. Nelle case contemporanee in cui solitamente gli spazi sono limitati, ci si accomoderà su un divano davanti al quale si posizionerà un vassoio con tutto l’occorrente: le tazzine, la caffettiera, lo zucchero riposto in una zuccheriera con il relativo cucchiaino, un numero di cucchiaini pari alle tazzine e possibilmente uguali tra loro ed eventuale latte o panna per accompagnare il tutto.

2. Lo zucchero è aggiunto da chi serve il caffè
E’ la padrona di casa ad informarsi di quanto zucchero desideri ciascun ospite e a riempire ogni tazzina con il caffè e l’eventuale zucchero. A seguire dovrà porgere la tazzina insieme al cucchiaino all’ospite che si occuperà di mescolare il proprio caffè e appoggiare il cucchiaino sul piattino dove è appoggiata la tazza.
3. E se il caffè non è fatto con la moka?
Se si utilizzano le macchine da caffè allora dovrà essere fatto in cucina e servito in salotto dalla padrona di casa su un vassoio dove saranno disposte poche tazzine alla volta per evitare che si raffreddi. Se le tazzine sono numerose o non si hanno aiuti, un piccolo suggerimento è riscaldare per qualche minuto le tazzine nel forno a 50° C. La padrona di casa dovrà poi aggiungere l’eventuale zucchero e passare le tazzine ai propri ospiti, seduta in salotto con loro e non restare in piedi.
4. Attenzione al cucchiaino: mai in bocca!
Nel porgere la tazza all’ospite la padrona di casa dovrà mettere il cucchiaino sul piatto dal lato del manico e possibilmente alla destra dell’ospite. Chi lo utilizza per girare lo zucchero lo farà muovendolo nella tazzina senza sbatterlo e senza far rumore, procedendo dall’alto verso il basso e non girandolo velocemente. Il cucchiaino poggerà sul piatto senza metterlo prima in bocca e non lo si userà più, neppure se la schiuma del caffè macchiato è particolarmente invitante o se la tentazione di mangiare lo zucchero rimasto sul fondo è forte…sarebbe un segno di poca educazione!
5. Bere il caffè in modo composto e non sollevare il mignolo
Nel gustare il proprio caffè l’ospite avrà cura di non fare rumore e non rovesciare mai la testa all’indietro per far scendere l’ultima goccia. La tazza, inoltre, si prende sempre con la mano destra dal lato del manico (eccezion fatta per i mancini) con un gesto garbato, avendo cura di non sollevare il mignolo e tenendo il braccio il più vicino al corpo per non agitare il gomito. Per far ciò è bene tenere con la mano sinistra il piattino con sopra il cucchiaino e se il caffè è servito a tavola, il piattino dovrà rimanere sulla tovaglia.
6. Rispettare i tempi e la giusta sequenza
Il caffè sarà servito al termine del pasto, quando gli ospiti si alzano dal tavolo per andare a sedersi in salotto. Una volta terminato si sparecchiano le tazzine usando un vassoio e si servono i liquori secondo le preferenze degli ospiti e le disponibilità del bar casalingo (Cognac o Sherry sono adatti per un dopo pranzo, mentre Whisky e Armagnac, più forti, sono consigliati per la sera). In un piccolo vassoio d’argento, o comunque prezioso, saranno serviti dei cioccolatini, mentre una caraffa con dell’acqua e dei bicchieri alti, senza stelo, completano ciò che serve per indicare che l’incontro sta volgendo al termine.

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