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Cosmetica: tra 10 anni sarà bio, innovativa e su misura

MILANO - La cosmetica italiana guarda al futuro e a quelle che saranno le evoluzioni del settore nei prossimi dieci anni. Consumatori e aziende guardano ad un prodotto che dovrà essere sempre più biologico, naturale, legato all'innovazione e alle tecnologie e personalizzato. A raccontare obiettivi e attese del settore è una ricerca presentata da Cosmetica Italia a Milano e realizzata da Human Highway, sull'evoluzione della cosmetica italiana nei prossimi dieci anni. Per l'occasione sono state realizzate 1.600 interviste a consumatori e a 58 imprese associate a Cosmetica Italia. "I consumatori si aspettano prodotti sempre più bio, economici ed ecologici - ha spiegato Giacomo Fusina fondatore di Human Highway - mentre le aziende guardano con maggior interesse ai temi della sicurezza e della lunga durata. Entrambi puntano a prodotti che siano efficaci". Il mercato dei cosmetici naturali green nel 2017, secondo dati di Cosmetica Italia, ha un valore di 950 milioni di euro, che copre circa il 9 per cento del fatturato totale del settore cosmetico.

L'altra tendenza osservata nella ricerca è relativa al packaging che dovrà essere personalizzato intelligente e "dialogare con le app e il mondo del digitale per esempio per leggere le etichette", secondo le aziende, mentre per il consumatore dovrà avere strumenti di diagnostica per individuare il prodotto più adatto a sé. Se il consumatore preferisce un packaging piccolo, colorato e bello, le aziende puntano sulla funzionalità e sul monouso, oltre che alla essenzialità del design. Un focus della ricerca è riservato al negozio del futuro che sarà digitale ma non solo online. Questo significa che, secondo le previsioni, lo shopping online non soppianterà del tutto l'acquisto tradizionale in store.

Grazie alle nuove tecnologie il negozio di prodotti cosmetici del 2027 sarà più efficiente, per le imprese, e con più consulenza personalizzata per i consumatori. Le persone intervistate sognano un negozio dove la tecnologia cambia l'esperienza di acquisto, con distributori che creano prodotti su indicazione, scanner che esaminano e consigliano, commessi che sono anche consulenti personali. Le aziende invece potranno monitorare i trend di acquisto grazie al digitale, con nuovi sistemi di pagamento alle casse, video tutorial su smartphone ed esperti online live. Infine per le imprese il futuro del settore dovrà essere sempre più all'insegna del made in Italy "che deve essere valorizzato per poter competere in un'ottica di mercato globalizzati", ha concluso Fusina.

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