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Bper: Vandelli, 'la nostra è una storia di valori'

MODENA - "Il termine valore spesso viene inteso in senso economico, finanziario e patrimoniale. Però questo in realtà ha anche un'altra eccezione, di natura etica, culturale e morale. Per questo è stato scelto nel titolo del libro che racconta una storia lunga 150 anni, la nostra, che se è stata cosi lunga lo deve proprio proprio al fatto di essere stata accompagnata da grandi valori, come il legame con il territorio". La tre giorni di eventi per i 150 anni di Bper Banca si è aperta oggi a Modena con queste parole, pronunciate dall'amministratore delegato Alessandro Vandelli.

Al teatro della Fondazione San Carlo, Bper ha presentato, infatti, il volume di Paolo Battaglia '150 anni di valori. Storia illustrata di Bper Banca', il simbolo dei festeggiamenti per il traguardo raggiunto. "Si tratta davvero di un periodo bello lungo - continua Vandelli - In questi giorni mi piacerebbe essere il protagonista di 'Ritorno al futuro', il film, per vedere i primi soci davanti al notaio, sentire i loro discorsi e le loro motivazioni. Sono partiti in quattro, oggi siamo undicimila". Il volume curato da Battaglia, con importanti contributi quali quelli dell'archivista Chiara Pulini e Roberto Franchini, presidente della Fondazione Collegio San Carlo, è una raccolta di oltre mille fotografie che ripercorrono dall'inizio fino ai giorni nostri la storia di Bper Banca, nel suo percorso che da Modena l'ha portata in tutta Italia.

"Un libro sulla storia della banca c'è già - spiega Eugenio Tangerini, responsabile dell'ufficio relazioni esterne e attività rsi di Bper - ed è un libro autorevole. Quindi abbiamo pensato ad un volume per immagini, attraverso la visual history abbiamo voluto raccontare la storia di una banca che è storia di un territorio, come dimostra la fotografia, particolarmente significativa, del giorno della Liberazione, dove - continua Tangerini - si vedono gli alleati sfilare proprio sotto alla sede della banca. Fotografie come strumenti interpretati della realtà. Non è stato un lavoro semplice. All'inizio non bastavano le foto, avevamo difficoltà a reperirle. Poi tutti, davvero in tanti, hanno dato il loro contributo per mettere insieme un volume unico nel suo genere, che narra la storia di una banca motore dello sviluppo di un territorio".

Proprio dal periodo della seconda guerra mondiale parte la riflessione di Paolo Battaglia, curatore appunto del volume: "Pensate - spiega mostrando una delle tante fotografie presenti - che durante la guerra una bomba cadde ad appena dieci metri dalla sede della banca. Avrebbe potuto distruggerla e invece così non è stato. Negli archivi abbiamo trovato testimonianze di tante epoche, da un dipinto che ritrae i banchi dei pegni, che proprio la banca popolare ha permesso di superare, al logo della banca in una locandina per un concerto di Loredana Bertè. Fino alla presentazione del nuovo brand avvenuta nel 2015 al museo Enzo Ferrari". L'evento che ha svelato in anteprima il libro per i 150 anni di Bper ha introdotto poi gli spettatori alla mostra allestita dentro la chiesa di San Carlo, dove è stato riprodotta fedelmente la prima sede storica di Bper, esattamente come se fosse un 'ritorno al futuro'.

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