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A Pitti Uomo 92 il gentleman ha l'anima coloniale

(di Patrizia Vacalebri)  Il nuovo gentleman delineato dalle oltre 1200 aziende presenti a Pitti Uomo 92, in programma a Firenze, a Fortezza da Basso, dal 13 al 16 giugno, ha un'anima coloniale, propensa a scendere a patti tra lo stile sartoriale del dandy di Riviera o del caballeros de La Habana (Gabriele Pasini) e quello più sportivo, ma sempre di gran classe (Lebole), o che riporta ai capi tipici da marinaio bretone.
Nasce così l'interpretazione preziosa e moderna di un nuovo spirito coloniale che rivisita capospalla evergreen: la field jacket, la sahariana (Lardini, Zerosettanta), la short jacket, il blazer col panciotto (Pasini). Accanto a questa la giacca caftano, come quella di Hanro che la propone sia per la notte sia per il relax quotidiano. Le citazioni coloniali attraversano le collezioni definiscono l'equilibrio tra materiali, colori e forme. I lini, leggerissimi (Harmont & Blaine) sono cifra di distinzione, spesso mixati a sete, a cotoni sportivi che evocano un mondo avventuroso, che strizza l'occhio alla ricerca senza dimenticare la tradizione d'eccellenza dei tessuti heritage.
Le nuance sono naturali: dal beige al nocciola, dal verde militare al marrone, combinate al blu navy e al bianco. Un fit moderno influenza i must di stagione: la giacca in maglia di lino, la sahariana, le camicie con le mezze maniche e con il collo alla coreana. I pantaloni hanno volumi più morbidi che vedono il ritorno della pince.

Eleganza e funzionalità per l'abito bianco in lino (Lardini, Lebole, Battistoni) sovrapposto al gilet in seta, che la sera diventa un tuxedo nero in lino oppure una giacca da smoking in seta candida. La materia parla il linguaggio dell'eccellenza anche su giacche e completi in lane lievi e fresche oppure strutturate, di ascendenza militare, tra blend di lino e cotone, cachemire senza peso, tessuti giapponesi, variazioni anche sulla maglieria, da sfoggiare sotto blazer over. Il mondo delle cravatte, in pura seta lavorata a jacquard, si nobilita attraverso una corposità discreta e un valore indiscutibile. Ai piedi, la nuova stringata incrocia canvas naturale slavato e vitello scamosciato su fondi in gomma e vede protagonista il bianco. Lo sport diventa virale ed elemento immancabile del quotidiano, contaminando i canoni del vestire. Tra aspirazione al comfort ed eleganza decontratta, le influenze del registro sportswear guadagnano terreno declinando l'outfit in senso leisure. Il cross over fra casual e tailoring si riconferma fil rouge: un total look sofisticato che avvicina la giacca sfoderata e slim fit a pantaloni cargo, sneakers e maglieria extra fine. Leggerezza è la parola chiave: abiti e giacche dai tessuti esclusivi, cotoni, lino e cotone e jersey, sfoderati, con texture 3D. I parka non pesano più di 150 gr e sono animati da dettagli floreali di gusto tropicale, stessi temi che si ritrovano anche in uno stile più urbano come quello di Massimo Rebecchi.

Non dimentichiamo infatti che il tema del salone n. 92 di Pitti Uomo è il floreale, citato nelle camicie di Webb & Scott e in quelle di Hamont&Blaine (che festeggia 20 anni della polo Vietri), sneakers, T-shirt, pantaloni jogging (Harno) e bermuda presentano dettagli tecnici. L'uso del colore strizza l'occhio alle divise sportive senza abbandonare l'impronta raffinata di un prodotto d'alta gamma. La versatilità contagia anche i pantaloni pensati per occasioni eleganti da usare in viaggio: destinatario il businessman, perfetto in ogni momento con un'unica soluzione. Tessuti sviluppati in esclusiva derivanti da tecnologie esclusive per l'abbigliamento formale che rendono la giacca e i pantaloni tecnici al punto di poter essere lavati in lavatrice senza essere stirati e soprattutto senza danni. Una proposta che si armonizza con le esigenze dei nuovi viaggiatori.
 

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