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Luxury vintage, il tesoro nell'armadio

(di Beatrice Campani)

Acquistabili nelle boutique di nicchia, alle mostre-mercato specializzate e persino all' asta, oggi i capi vintage di marca sono considerati delle vere e proprie opere d'arte da indossare o collezionare. Nonostante la crisi economica, il luxury vintage e' un acquisto che piace sempre di piu' ai consumatori, anche quelli italiani. Secondo alcuni, l'acquisto di un pezzo vintage di marca e' una scelta rassicurante, perche' evoca un investimento in un capo-icona del passato, secondo altri e' soltanto una tendenza del momento, fatto sta che il vintage di marca continuera' ad essere di moda anche per tutto il 2014.

Si tratta di abiti e accessori, come borse, scarpe, occhiali e gioielli firmati dalle grandi Maison, come Balenciaga, Chanel, Dior, Hermes, Gucci, Fendi, Ferragamo, Valentino, Pucci, Saint Laurent. Ma come si riconosce un pezzo vintage d'autore? Non si deve guardare solo al brand che lo firma. Secondo i piu' esperti un vero capo vintage deve avere almeno 20 anni, altrimenti si inserisce nella classica categoria del semplice 'usato'. Ma il tempo non e' la sola variabile che classifica un vero pezzo vintage: vanno considerati anche i tessuti utilizzati, il brand, la storia del capo, le rifiniture e i dettagli preziosi. Ad esempio rientrano in questa categoria un completo anni '50 di Dior, una borsa in pelle matellasse' di Chanel degli anni '80, o ancora un paio di occhiali da sole Ray-Ban originale degli anni '70. Per pezzi come questi le quotazioni salgono alle stelle, come fossero vere opere d'arte. Basta ricordare che qualche anno fa la casa d'aste di Parigi Maison Drouot ha battutto 653 lotti di abiti haute couture firmati Chanel raggiungendo cifre molto alte, come fossero quadri o sculture di artisti famosi.

Ma non solo la couture risiede nell'Olimpo del luxury vintage, vanno considerati tali anche gli uniformi e le divise militari antiche, le riproduzioni di jeans iconici (come i primi Levi's o Diesel), la bigiotteria italiana e americana d'epoca. Anche le nuove collezioni sfruttano il trend in crescita di popolarita': alcuni brand propongono il restyling di modelli iconici o capi che evocano quell'heritage ancora molto forte. Gucci ha proposto una riedizione della Bamboo Bag insieme con la mostra Bamboo Forever, che ripercorre i 64 anni della borsa con modelli vintage d'archivio e fotografie di celebrities che l'hanno indossata, come Ingrid Bergman e Vanessa Redgrave. Ferragamo ripropone le calzature storiche nella linea Ferragamo Creations, mentre Fratelli Rossetti ha rilanciato il mocassino Brera, la cui prima versione risale agli anni Sessanta. L'anno scorso Pringle of Scotland ha lanciato una riedizone della maglieria decorata con l'inconfondibile motivo a losanghe, l'argyle pattern, nel 'Progetto Archivio 1815-2012'. Il trend del vintage contagia anche i laboratori: l'imprenditrice Barbara Ricchi ha da poco fondato l'archivio digitale My Vintage Academy, un incubatore della creativita' italiana che raccoglie 30 anni di esperienza di un laboratorio artigianale del settore moda e accessori. 

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