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Buone feste con il panettone, dolce italiano su tavola Usa

Buone feste a tavola? Meglio se augurate in modo dolce e secondo la tradizione italiana, ossia con un panettone. Snobbato per anni ed associato più ad un pane leggermente dolce che ad un dessert vero e proprio, da qualche tempo gli americani hanno cominciato a capire e ad apprezzare quello che è uno dei dolci delle festività natalizie per eccellenza in Italia e hanno deciso di portarlo sulla loro tavola in alternativa ai dessert tradizionali.
    Il risultato? A New York e dintorni il panettone è andato a ruba, 'sold out', esaurito prima del previsto. Un successo che ha anche visto il trionfo della produzione artigianale rispetto a quella industriale. "Ne ho venduti circa 10 mila - ha detto all'ANSA Giancarlo Palazzone, proprietario della pasticceria Palazzone 1960 in New Jersey, braccio americano delle Pasticcerie Palazzone S.r.l. a Sulmona in Abruzzo - e sono esauriti già da metà dicembre. Quando ho iniziato nel 2012 ne vendevo circa 300 in un mese. Si tratta di un prodotto che piace per il suo gusto, per la sua freschezza e anche per l'artigianalità. Per molti americani è anche una moda e piace avere un prodotto tipico sulla tavola".
    A spiegare perché il panettone sia stato per decenni snobbato dagli americani è Lou Di Palo, co-proprietario di una delle poche salumerie gastronomiche italiane a New York, Di Palo's Fine Foods a Little Italy. "Quello che era il panettone tradizionale - spiega - aveva per gli americani un gusto come di bruciato, perché veniva cotto nei forni per il pane e non per i dolci, quindi ad un'alta temperatura. Era giudicato secco e non era inoltre abbastanza dolce, motivo per cui non è stato ben ricevuto. Al giorno d'oggi invece il panettone viene prodotto in modo da essere un dessert, farcito nei modi più svariati, diventando una storia di successo anche negli Stati Uniti. In tempi normali (senza Covid, ndr) ne vendo fino a tremila durante il periodo natalizio".
    Il panettone artigianale è stata una storia di successo anche per Zeppola Bakery, una panetteria, pasticceria e gastronomia italiana che ha aperto di recente a Midtown sfidando la pandemia. "Abbiamo aperto tre mesi fa - dice Fabio Mussi, pasticciere e co-proprietario originario di Crema - e quindi abbiamo fatto per la prima volta i panettoni. In circa un mese ne abbiamo venuti 300. Li abbiamo spediti anche in Florida e il più gettonato è stato quello al pistacchio. Credo che molti degli americani associno la forma ad un muffin gigante e sono incuriositi. Poi ne scoprono la bontà. Vista la domanda, pensiamo di produrlo tutto l'anno anche in mono porzione da vendere soprattutto a colazione".
    E non solo a casa, il panettone è diventato popolare anche nel menu dei ristoranti. Gianfranco Sorrentino, napoletano di nascita e proprietario dei ristoranti Il Gattopardo, The Leopard at des Artistes e Mozzarella & Vino a Manhattan, spiega che fino a pochi anni fa il panettone era solo per gli italiani in America e per gli italo-americani. "Oggi invece - dice - grazie alla distribuzione di panettoni di qualità ed artigianali, gli americani stanno facendo diventare il panettone parte delle loro celebrazioni natalizie. Il successo del panettone ha anche spinto i maestri pasticcieri americani a cimentarsi in questa arte. Nei nostri ristoranti serviamo il panettone artigianale Tiri nella variante con crema di nocciole e inserito in menu come 'special dessert' per il periodo natalizio e fino all'Epifania". 
   

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