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Sedec, Agenda digitale contro spopolamento aree rurali

PALERMO - "La digitalizzazione è una questione di estrema importanza per tutte le Regioni europee, sembra che tutti in Europa stiamo marciando nella stessa direzione, anche la Sicilia. Pensiamo che la digitalizzazione sia la chiave per affrontare la sfida dello spopolamento delle aree rurali, ci crediamo davvero". Così il presidente della commissione Sedec, Josè Ignacio Ceniceros Gonzalez, parlando con i cronisti a margine dei lavori del Comitato europeo delle Regioni (CdR). Oltre cento rappresentanti di 28 stati membri hanno partecipato ieri, a Palermo, al convegno, nella seconda e ultima giornata dell'evento internazionale organizzato dal presidente dell'intergruppo delle Regioni insulari del CdR e vice presidente della Regione siciliana Gaetano Armao. Tema del convegno è "Digital Agenda: territorial strategies for addressing technological innovation in infrastructure and serices". "Per quanto riguarda La Rioja saremo la prima regione in Spagna a coprire il 90% del territorio con fibra a velocità ultra rapida", ha aggiunto Ceniceros.

"La commissione Sedec si è spostata a Palermo per presentare l'Agenda digitale europea, su cui abbiamo espresso un parere come Comitato, ma anche per guardare alla Sicilia, che rappresenta uno dei riferimenti europei. Nell'isola abbiamo speso già 73 milioni di euro, tant'è che la commissione Ue ci ha riconosciuto altri 55 milioni di euro: questo dimostra che la strada intrapresa è quella giusta. Guardando le mappe e gli indici di evoluzione la Sicilia è quella che sta andando più avanti. Stare a Pachino o essere nel centro di Londra ai fini dell'e-commerce o dell'informazione è la stessa cosa se si sta in un mondo interconnesso". Così il presidente dell'intergruppo delle Regioni insulari del Comitato europeo delle Regioni (CdR) e vice presidente della Regione siciliana, Gaetano Armao, padrone di casa a Palermo dove è in corso la riunione della Commissione Sedec. Armao parla di "mossa del cavallo" per la Sicilia, "cioè passare da una vecchia impostazione di economia industriale che purtroppo abbiamo mancato, alla rivoluzione digitale". "Quando finiremo di realizzare le infrastrutture del settore digitale ci occuperemo dei contenuti innovativi: dal settore finanziario, alla comunicazione, dall'arte alla formazione e all'educazione", aggiunge Armao.

 

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