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Bce: von der Leyen, possibile infrazione contro Germania

BRUXELLES - La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen non esclude la reazione dell'Ue alla sentenza della Corte Costituzionale tedesca sulla Bce possa portare all'avvio di una procedura d'infrazione contro la Germania. Questa l'indicazione data oggi dalla stessa von der Leyen in una nota in cui ribadisce la competenza esclusiva della Bce in tema di politica monetaria e il potere vincolante ed esclusivo delle sentenze della Corte Ue. 

"La recente sentenza della Corte costituzionale tedesca - osserva von del Leyen - ha acceso i riflettori su due elementi dell'Unione: il sistema dell'euro e il funzionamento della struttura giuridica Ue". "Abbiamo preso atto della chiara dichiarazione giunta l'8 maggio scorso dalla Corte di giustizia Ue" basata in Lussemburgo, prosegue la presidente. "Allo stesso modo la Commissione europea conferma ora tre principi chiave: la politica monetaria è una questione di competenza esclusiva, il primato delle norme Ue sul diritto nazionale e l'obbligo, per i giudici nazionali, di rispettare le sentenze della Corte Ue". "L'ultima parola sulle norme Ue - sottolinea ancora von der Leyen - viene sempre detta in Lussemburgo e da nessun'altra parte". E "il compito della Commissione è quello di salvaguardare il corretto funzionamento del sistema dell'euro e di quello giuridico-legale. Stiamo quindi analizzando nel dettaglio la sentenza della Corte tedesca e valuteremo i prossimi passi da compiere, inclusa l'opzione dell'avvio di una procedura d'infrazione". "L'Unione - conclude la presidente della Commissione - è una comunità di valori e di norme che deve essere salvaguardata e difesa tutte le volte che ce ne sia bisogno: questo è quello che ci tiene uniti ed quello per cui ci batteremo".

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