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Commissione Ue, niente procedura contro l'Italia

BRUXELLES - La Commissione Ue ha accolto le indicazioni degli sherpa e ha deciso di non raccomandare l'apertura della procedura contro l'Italia. "Avevamo posto tre condizioni: dovevamo compensare lo scarto per il 2018, quello del 2019 da 0,3 e ottenere garanzie sul bilancio 2020. Il Governo ha approvato un pacchetto che risponde alle nostre tre condizioni" e quindi "la procedura per debito non è più giustificata", ha detto il commissario agli affari economici Pierre Moscovici.

"Il Governo ha preso l'impegno lunedì sera" di rispettare il Patto facendo un "aggiustamento strutturale significativo nel 2020", con una lettera "firmata da Conte e Tria, anche se i dettagli arriveranno in ottobre con il progetto di legge di bilancio" prossimo, ha aggiunto il commissario europeo.

I capi di gabinetto dei commissari europei avevano già deciso di suggerire al Collegio che la procedura per debito contro l'Italia non è necessaria. E' quanto si apprende da fonti Ue. 

La Commissione Ue aveva ricevuto la lettera sui conti 2020 inviata dal Governo ieri notte. 

 

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