BRUXELLES, 05 MAR - L'Ue dovrebbe aggiungere 100 miliardi di euro al bilancio della Pac per sostenere l'ingresso dell'Ucraina. È quanto emerge dall'elaborazione del Centro Studi Gea su una simulazione a cura del professor Angelo Frascarelli dell'Università di Perugia, basata su un calcolo effettuato sui criteri della Pac attuale, e presentata oggi al Bruxelles all'evento '#AGRIFOOD24, nuove coordinate per la sostenibilità dell'agricoltura' organizzato dalla piattaforma editoriale Withub e tenutosi oggi a Bruxelles. All'appuntamento hanno partecipato tra gli altri Coldiretti, Confagricotura, Eat Europe e Filiera Italia, nonché il commissario europeo per l'agricoltura, Janusz Wojciechowski.
L'Europa infatti assegna i finanziamenti ai Paesi membri prevalentemente in base all'estensione in ettari della superficie agricola e oggi, i 27 Stati dell'Ue hanno una superficie agricola di 157 milioni di ettari mentre la sola superficie coltivabile dell'Ucraina è di 41 milioni di ettari. Se l'Ucraina entrasse nell'Ue oggi dunque dovrebbe ricevere, in base agli ettari coltivati, fondi per oltre il 20% del budget annuale dell'intera Europa dedicato al sostegno agli agricoltori, spiega lo studio. In un'Unione europea a 28 Stati, infatti, gli ettari coltivati salirebbero a 198 milioni e mezzo rispetto ai 157 milioni e mezzo attuali. A parità di budget, stando alla simulazione, per ogni ettaro coltivato si riceverebbero 272,34 euro anziché gli attuali 343,52.
Ciò significa, facendo il calcolo sull'Italia, che il nostro Paese passerebbe da un contributo di 5,6 miliardi di euro l'anno a 4,2 miliardi. Se invece si volessero continuare a sostenere tutti gli agricoltori dei Paesi Ue con le stesse cifre di oggi e a questi si aggiungessero quelli ucraini, servirebbero appunto 98,9 miliardi di euro in più (per un settennio del quadro finanziario pluriennale), che si andrebbero a sommare ai 378,5 miliardi, il budget pluriennale della Pac attuale.
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