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Frontex ignorò le prove degli abusi sui migranti

BRUXELLES - "Frontex aveva prove a sostegno delle accuse di violazioni dei diritti fondamentali" dei migranti "negli Stati membri in cui aveva un'operazione congiunta, ma non ha dato seguito a tali violazioni in modo tempestivo, vigile ed efficace". Lo afferma il rapporto del Gruppo di lavoro ad hoc del Parlamento europeo.

La relazione specifica che "diversi attori affidabili, come organismi e organizzazioni nazionali e internazionali per i diritti umani, hanno costantemente segnalato tali violazioni alla frontiera ma Frontex ha generalmente ignorato tali rapporti". Tuttavia "non ci sono prove sul coinvolgimento di Frontex nei respingimenti".

Il Gruppo di Lavoro mostra preoccupazione per "la mancanza di cooperazione del direttore esecutivo", Fabrice Leggeri e "si rammarica del suo rifiuto di attuare le raccomandazioni della Commissione per garantire il rispetto del regolamento dell'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera e nel ritardare il reclutamento di osservatori internazionale per dei diritti fondamentali".

"Raccomandiamo che Commissione, Stati membri e l'Agenzia stessa collaborino allo sviluppo di protocolli comuni per riuscire a coordinare operazioni rischiose per salvare vite in mare e per garantire la protezione delle frontiere esterne nel rispetto dei diritti fondamentali di coloro che sono tra le persone più vulnerabili. Non si può pestare il dito a chi con quel dito è appeso sul ciglio di un burrone." Cosi la vicepresidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola (Ppe) nel presentare le conclusioni del rapporto.

"Quando ho parlato" col direttore esecutivo di Frontex, Fabrice Leggeri, di questa relazione del Parlamento europeo, "mi ha garantito che prenderà tutte le raccomandazioni in modo molto serio. Spero lo faccia". Così la commissaria Ue agli Affari interni, Ylva Johansson, rinnovando la sua fiducia a Leggeri.

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