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Odissea bovini nel Mediterraneo: Ue chiede a Grecia di intervenire

BRUXELLES - Le autorità greche dovranno fornire assistenza, nonché valutare le condizioni dei bovini a bordo di una delle due navi vaganti nel Mediterraneo da dicembre. È quanto richiesto dalla commissaria Ue per la Salute, Stella Kyriakides, secondo quanto riferito dall'organizzazione internazionale per il benessere e protezione degli animali da allevamento, Compassion in World Farming (Ciwf). La commissaria è intervenuta sulla vicenda dei 2.600 bovini che non hanno potuto sbarcare nei porti di destinazione in Turchia e in Libia per sospetta malattia dello stesso bestiame dopo che una petizione a questo riguardo è stata discussa al Parlamento europeo il 24 febbraio.

Una delle due navi (l'Elbeik) è stata autorizzata ad ancorare a Creta nel fine settimana. L'altra (Karim Allah) è invece tornata in Spagna, dove gli animali saranno abbattuti. La Ciwf ha chiesto di cogliere l'occasione per "esaminare l'imminente revisione delle norme sul trasporto degli animali" in modo "ambizioso". "Per porre fine a questa inutile sofferenza, una volta per tutte, l'Ue deve vietare le esportazioni di tutti gli animali al di fuori dei suoi confini", ha detto Olga Kikou della Ciwf. "È ora che il bestiame non sia trattato come merce nell'Unione europea, una regione che rivendica la leadership negli standard di benessere degli animali". La Ciwf è ora in contatto con le autorità competenti di Bruxelles, Grecia, Cipro, Spagna e Italia, per ridurre al minimo la sofferenza degli animali coinvolti.

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