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Clima: regioni Ue, per governi mondiali è tempo di agire

BRUXELLES - "Gli scettici che mettono in dubbio il legame tra il comportamento umano e i cambiamenti climatici non solo ignorano la scienza, ma rischiano di mancare le opportunità economiche e di allargare ulteriormente il divario tra i cittadini e la politica. I governi a tutti i livelli hanno il dovere di agire, o le generazioni future saranno costrette a fare i conti con i costi dell'inazione". E' l'appello del presidente del Comitato europeo delle Regioni, Karl-Heinz Lambertz, nel giorno in cui a New York prende il via il Clima action summit.

"I dati scientifici sono chiari: i cambiamenti climatici avanzano", insiste Lambertz in una nota, e "l'argomentazione economica è altrettanto convincente: il riscaldamento globale ci costa ogni anno 12 miliardi di euro. Il passaggio a un'economia senza emissioni di carbonio creerà nuovi e preziosi posti di lavoro, renderà l'Ue più competitiva e ridurrà la nostra dipendenza energetica". "Le amministrazioni locali sono fondamentali, in quanto sono responsabili di oltre il 70% delle misure di mitigazione e di quasi il 90% delle azioni di adattamento" ha ricordato il presidente del CdR, secondo cui "diventa urgente" includere gli impegni delle comunità locali fra quelli dell'Accordo di Parigi. Lambertz invita anche i governi a "replicare e ampliare il Patto dei sindaci, sostenuto oggi da oltre 9.500 città che si impegnano volontariamente a superare gli obiettivi dell'UE in materia di clima ed energia".

 

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