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Corte Ue, lauree contemporanee vanno sempre riconosciute

BRUXELLES - Gli Stati Ue devono sempre riconoscere i titoli universitari conseguiti in uno dei 28 Paesi europei, anche se sono stati ottenuti seguendo contemporaneamente due corsi di laurea, cosa che ad esempio in Italia è vietata. Il riconoscimento dei titoli deve essere automatico purché risultino soddisfatte "le condizioni minime di formazione stabilite dal diritto dell'Unione". Lo ha stabilito la Corte di Giustizia Ue in una sentenza che riguarda proprio un caso italiano.

 

Un cittadino italiano aveva preso due lauree all'Università di Innsbruck, in Austria, una in medicina e una in odontoiatria, essendo iscritto contemporaneamente ad entrambe le facoltà che oltretutto hanno molti esami in comune. L'uomo ha chiesto al Ministero della Salute nel 2013 il riconoscimento della laurea in odontoiatria, e nel 2014 quella di medico chirurgo. La prima domanda è stata accettata, la seconda respinta perché la laurea non è stata conseguita con modalità riconosciute dall'Italia, che non consente di essere iscritti a due facoltà contemporaneamente. Ma la Corte di Giustizia ha stabilito che i titoli vanno sempre riconosciuti, purché "i requisiti in materia di formazione stabiliti dalla direttiva sulle qualifiche professionali siano soddisfatti".

 

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