Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Buffon spegne 40 candeline, maglia speciale per i festeggiamenti

TORINO. Quarant'anni di trionfi e di sconfitte, di grandi gioie e di cocenti delusioni, ma sempre vissute da numero uno. Entra negli 'anta'  Gianluigi Buffon, ultimo eroe tra i portieri, per molti il migliore nella storia del calcio. Campione del Mondo nel 2006 e vicecampione d'Europa sei anni dopo con la Nazionale, con la Juventus ha vinto (quasi) tutto. Ma ha anche affrontato cadute da cui altri avrebbero faticato a rialzarsi, dalla retrocessione in B per Calciopoli alla recente esclusione Mondiale. Perché la vita, si sa, è come le montagne russe. E quelle di capitan Buffon, alle prese con i dubbi sul futuro, non sono ancora finite. I motivi per esser soddisfatti, e per dire basta non sono pochi.
In serie A detiene il record di imbattibilità, 974 minuti, e con oltre 600 presenze è il portiere con più apparizioni. In assoluto, invece, è il secondo giocatore per presenze dietro Paolo Maldini, e come quest'ultimo ha superato le mille presenze in carriera. Davvero incredibile per quel ragazzino che nel 1995, quando vestiva ancora la maglia del Parma, si presentò alle telecamere Rai con la scritta "boia chi molla" sulla tshirt. O che nel 2001 rischia l'arresto a causa di un falso diploma per essersi iscritto all'università senza averne titolo. Da allora ne è passata di acqua sotto i punti. Il Buffon 'sbarbatello' è diventato un uomo fatto e finito, tre figli avuti dall'ex moglie Alena Seredova e da Ilaria D'Amico, l'attuale compagna. Le rughe non gli hanno fatto perdere smalto in campo, come confermano gli otto scudetti, l'ultimo la scorsa stagione. E ancora 6 Supercoppe italiane, 4 Coppe Italia e una Coppa Uefa.
Un campione assoluto, che per un soffio non ha centrato il record di partecipare a sei Mondiali. Una 'macchia' come quella Champions League che ancora manca - unico trofeo - nella sua personale bacheca. Impossibile non avere per lui un debole anche se non si è della Juve. Ambasciatore del calcio e dello sport italiano nel mondo, per il suo compleanno France Football gli ha dedicato una copertina celebrativa. Gli auguri non si contano più, anche se per dirla alla Gattuso "il giorno prima portano sfiga".
I più apprezzati quelli dei suoi colleghi, i portieri di mezzo mondo: da Ter Stegen, fuoriclasse del Barcellona, al mito assoluto Peter Schmeichel, passando per Petr Cech arrivando al suo grande amico e rivale, Iker Casillas. All'orizzonte la scelta più difficile, quella di lasciare il calcio giocato. Ma in fondo la storia di Buffon, scrive Lapo Elkann, "non si chiuderà con un addio". Perché lui, aggiunge, "possiede tutte le caratteristiche per continuare a realizzare grandi cose". Sono gli altri quarant'anni che gli ha augurato mister Allegri.

Persone:

Caricamento commenti

Commenta la notizia