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Sanremo, Amadeus: "Mai pensato di abbandonare, ecco chi saranno le donne del festival"

«Non ho mai voluto abbandonare Sanremo». Capitan Amadeus resta saldamente al timone della nave: «Fare il festival è un privilegio, mi hanno dipinto come 'nervoso', ma in realtà non lo sono mai stato», sottolinea il direttore artistico e conduttore, intervistato da Marco Liorni a Italiasì, in collegamento da casa a Milano.

«Sono al lavoro da maggio, ho ascoltato 960 canzoni dei Giovani e 300 dei Big. E poi ci sono 300 persone che da gennaio stanno costruendo un palco bellissimo. Si va avanti».

In base al protocollo messo a punto dalla Rai e approvato dal Comitato tecnico scientifico, il festival - in programma dal 2 al 6 marzo - si farà senza pubblico: «Sono consapevole di quello che tutti stiamo passando: saremmo felici di fare Sanremo con la platea vuota ma di riuscire a portare ancora la gente al teatro e al cinema», dice ancora Amadeus, archiviando così le polemiche sulla possibile presenza del pubblico, stigmatizzata da tanti attori, registi, addetti ai lavori.

«Se chiudere l’Ariston può servire a riaprire teatri e cinema siamo felicissimi, perché vanno riaperti», insiste. «Noi proviamo a fare il festival anche senza pubblico, il nostro entusiasmo è sapere che tante persone a casa ci seguono», afferma.

«Dobbiamo stare attenti, c'è un protocollo severissimo, ma dobbiamo trovare un equilibrio tra combattere la pandemia e tornare a vivere: e non fermare la musica credo sia fondamentale. Per questo faremo cinque serate in modo insolito, ma con lo stesso entusiasmo di sempre».

A renderlo «tranquillissimo» è la presenza di Fiorello: «Siccome ci conosciamo molto bene, so che qualcosa accadrà e spero che il
divertimento possa essere contagioso come l’anno scorso».

Amadeus conferma che «Ornella Vanoni sarà sul palco» come superospite, che il festival darà spazio a «tante donne, ognuna con la sua storia, come è accaduto l’anno scorso» e poi, rispondendo alle domande di Liorni, parla di alcune delle co-conduttrici già confermate: Matilda De Angelis, "giovanissima, ma molto brava, tra le attrici più considerate anche a livello internazionale, come dimostra la serie The Undoing in cui recita con Grant e Kidman, ma anche simpatica, una ragazza semplice, sarà una bellissima sorpresa"; Naomi Campbell, "un’icona, ma anche una donna fortemente impegnata nel sociale, che si è battuta molto per i diritti, la figura ideale per aprire Sanremo"; Elodie, «energia pura, sensualità, moda, innovazione, ma anche simpatia, aspetto che mi piacerebbe uscisse ancora di più». Non si sbilancia invece su Vanessa Incontrada, «bravissima conduttrice e attrice, sono felice di averla incontrata molte volte».

Il «festival della ripartenza» saprà «guardare avanti senza dimenticare la nostra tradizione, che sarà ben presente», ribadisce. E i tanti giovani nel cast dei Big «mi auguro che diventino i Celentano, i Bindi del futuro», dice ancora. Le serate dureranno fino alle 2 «come l’anno scorso: visto che per tanto tempo non abbiamo potuto vedere tv con musica o grandi eventi, mi auguro che il festival tenga incollato il pubblico fino a quell'ora. Poi, per carità, lo si può anche rivedere su RaiPlay».

Quella frase di Aristotele postata su Instagram qualche giorno fa, «L'ignorante afferma, il colto dubita, il saggio pensa», che ha diviso il web, era in realtà diretta a lui:

«Il profilo Instagram - spiega - è di mia moglie Giovanna, io sono un intruso. Quelle parole erano dirette a me, nei giorni in cui c'era fatica, amarezza, si facevano più riunioni tecniche sui protocolli che artistiche, si diceva che non avrei voluto fare Sanremo... In quei giorni in cui eravamo lontani, io a Roma, lei a Milano, Giovanna mi ha voluto dure: sii saggio, pensa. Poi, anche parlando con Fiorello e con mio figlio, ho capito che il festival andava fatto, anche con una platea vuota».

Giovanna, aggiunge, «mi dà grande tranquillità, è di grandissimo aiuto, una donna fantastica».

Infine ribadisce l’auspicio che il festival numero 71, pur "nel rispetto delle regole da osservare", sia «un inizio di riapertura e di ritorno alla vita normale: ce lo meritiamo».

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