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Ilary Blasi, moglie, mamma e diva tv: i tre volti della "Regina di Roma" - Foto

ROMA. Una storia d’amore molto solida, nonostante i riflettori perennemente puntati.

Undici anni di matrimonio con momenti di gioia e di noia, alti e bassi, «come in una coppia normale», spiega lei.

Mica tanto normale, però: per sfuggire ai rigori dell’inverno, come tanti ricchi italiani, durante le vacanze si trasferiscono sull’isola di Madhiriguraidhoo, nell’atollo di Lhaviyani, alle Maldive. Quattro chilometri di sabbia candida, al Palm Beach Resort & Spa (ovviamente), di proprietà di Roberto Amodei, editore del Corriere dello Sport. Se lo possono permettere, perché confidano in una sorta di Totti & Blasi Spa - che movimenta cifre che consentono a entrambi di guardare con… serenità alla pensione - incrementata da sponsorizzazioni, mega-ingaggi, iniziative imprenditoriali, nell’immobiliare (piuttosto avviato), e nell’abbigliamento (che vacilla).

Del resto Ilary Blasi non ha mai avuto vita facile con il look, alcune sue scelte di outfit sono considerate quantomeno discutibili, giusto per usare un eufemismo. Con il pancione in vista o senza. Lei è bellissima ma - le parole sono di Selvaggia Lucarelli - è la «lampante dimostrazione che non sempre nella vita la bellezza sia sinonimo di buon gusto». Non si ferma la Lucarelli: «Hot le sue foto a 18 anni? Mi sembrano osé quanto mia nonna con la calza contenitiva sul dondolo».

La Blasi non è mai stata un’icona di eleganza e lei se ne fa una ragione, prende con filosofia i commenti cattivi: «Non ragioniam di lor, ma guarda e passa», pensa dantescamente. E aggiunge: «Mi vesto come mi piace, non ho stylist che scelgano per me e non mi interessa quello che pensano gli altri: la cosa importante è che mi senta io a mio agio». Ilary, mentre il marito tirava calci a un pallone in giro per il mondo, ha anche presentato il Festival di Sanremo, nel 2006, con quella graziosa birichina di Victoria Cabello, diventata regina della battuta. Destò stupore la sua partecipazione, nell’anno disastroso di Panariello: oltre a essere bella, era anche disinvolta e non se la cavava così male a presentare. Non tutti furono contenti perché in tv l’intelli - genza diminuisce il valore delle delegate a far ansimare i telemaschi: l’obbligo della seduzione militante colpisce sempre. Ma in Riviera Ilary continuò a fare la mamma (sempre con tata al seguito): nella villa che le misero a disposizione, tra una prova d’abito e un photocall, si occupava del piccolo Cristian, e continuava, come fa regolarmente a casa, a preparare 8 tortiglioni per sé e 20 per Francesco, in base ai loro rispettivi regimi calorici. Anche questo è famiglia, e Barilla non c’entra. Ilary ama questo suo lato di mamma-chioccia e, forse, anche di moglie accudente. Le sue dichiarazioni dopo l’ultima maternità: «Francesco ha assistito al parto e si è divertito, io meno, ma sono già pronta per un quarto figlio».

Dopo Cristian e Chanel, c’era molta attesa sul nome della neonata: Krizia? Ferré? Per fortuna la scelta è caduta su Isabel, con immancabile tocco di esterofilia (sappiate che la sorella di Ilary si chiama Melory…): «Dopo Chanel ho scelto qualcosa di abbastanza normale. In ogni caso, anche prima di scoprire di essere incinta, Isabel piaceva a tutta la famiglia. Qualcuno dice che la piccola somigli a me, io credo sia una via di mezzo tra i suoi due fratelli». Questa biondissima mamma non nega neppure di essere torturata dal nemico numero uno di ogni donna: la cellulite. Sarà un escamotage per accaparrarsi la benevolenza femminile? No. A Sabaudia, meta estiva della famiglia Totti, dicono che lei mostri con nonchalance – e senza torturare il pareo - qualche (piccolo, via…) inestetismo. Tanto Vasco ci ha tutte tranquillizzate mettendo in bocca a Noemi quelle balsamiche parole: «Mi guardo crescere la mia cellulite e le mie nuove consapevolezze».

Consapevolezze?

Ilary ne ha una nuova: quella che fra un anno avrà un marito pensionato del pallone. Commenta: «Ogni stagione ha il suo melone e Francesco si è goduto tutto, al punto che ora penso abbia desiderio di altro. Ma rimarrà, comunque, nel mondo del pallone». Ma lei, libera dal giallorosso, potrà tornare a tifare Lazio.

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