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Tre numeri pre-impostati e Gps, ecco il cellulare per i bimbi di 3 anni - Foto

Grazie alle tecnologie Lbs e Gps, inoltre, in caso di bisogno consente al genitore di localizzare il bimbo con un sms. Basta inviare un messaggino con scritto "trova" per ricevere la posizione del piccolo visualizzata sulla mappa.

E' pensato per bimbi da 3 anni in su il bPhone U10, un telefonino made in Italy in mostra alla Maker Faire in corso a Roma. Progettato da 21am e proposto da Giomax Corporation, il cellulare permette di ricevere chiamate ed effettuarle a tre numeri pre-impostati dai genitori, utilizzando grandi tasti che, attraverso forme e colori, sono comprensibili anche in età prescolare. Grazie alle tecnologie Lbs e Gps, inoltre, in caso di bisogno consente al genitore di localizzare il bimbo con un sms. Basta inviare un messaggino con scritto "trova" per ricevere la posizione del piccolo visualizzata sulla mappa.

La fiera degli artigiani digitali si conclude oggi a La Sapienza di Rom. Oltre 35mila i visitatori dell'edizione 2013, quasi 90mila l'anno scorso e quest'anno, per la terza edizione, la Capitale ha accolto un pubblico tra le 100 e le 120mila persone, pronte a scoprire le 700 invenzioni provenienti da quel mondo di creativi, giovani e meno giovani, che in tutto il mondo, senza grandi compagnie alle spalle, scrivono il futuro della tecnologia.

«Solo qualche anno fa le stampanti 3D erano una novità, oggi sono uno strumento delle aziende», ha osservato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti all'inaugurazione della dell'esposizione. Una realtà testimoniata dallo studio «Make in Italy», realizzato da Fondazione Nord Est e Prometeia in occasione del Maker Faire, secondo cui robotica, stampanti e scanner 3D impiegati nella manifattura del made in Italy possono generare un valore addizionale della produzione pari a 8,6 miliardi di euro all'anno. Con effetti anche sull'occupazione, in termini di 39mila nuovi posti di lavoro annui. Il dinamismo del settore emerge dalle creazioni in mostra: curiose come l'abito musicale e la cuccia domotica, ma anche semplici e utili, come la piccola turbina in materiale di riciclo per i Paesi in via di sviluppo, che sfrutta il vento per ricaricare un cellulare e guardare la tv, o il primo «telefono» per sordociechi, un sistema sperimentale di comunicazione a distanza attraverso la lingua dei segni tattile.

«Il motto della Sapienza è 'il futuro è passato quì: oggi è particolarmente vero», ha commentato il rettore dell'Ateneo Eugenio Gaudio al taglio del nastro, fatto dal robot europeo Walk-Man. «Ci sono ragazzi venuti qua due anni fa come studenti, e oggi sono presenti con la loro azienda», ha spiegato il curatore della manifestazione Riccardo Luna, digital champion del governo. I FabLab, il laboratori di fabbricazione digitale, «oggi dilagano in ogni parte d'Italia».

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