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Covid in Sicilia, ospedali ancora in affanno: il Ragusano primo per nuovi casi

Aumento dei nuovi casi di Covid 19 e peggioramento degli attualmente positivi per 100.000 abitanti (5141). È il bilancio del monitoraggio settimanale (26 gennaio-1 febbraio) effettuato dalla Fondazione Gimbe in Sicilia. Un bollettino che però risente dei ricalcoli avvenuti negli ultimi sette giorni.

Il dato siciliano, in fatti, è in controtendenza rispetto a quello nazionale dove «dopo 3 settimane di sostanziale stabilità intorno a quota 1,2 milioni – spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – i nuovi casi settimanali registrano una netta flessione: circa 900 mila con una riduzione del 24,9% rispetto alla settimana precedente e una media mobile a 7 giorni che scende da 166.310 casi del 26 gennaio a 128.575 il 1 febbraio (-22,7%)».

Nell'Isola ancora sopra soglia di saturazione i posti letto in area medica (38,6%) e in terapia intensiva (16,3%) occupati da pazienti Covid.

Sul fronte vaccini la popolazione siciliana che ha completato il ciclo vaccinale è pari 75,3%, inferiore alle media italiana dell'80,9%, a questi va aggiunto un ulteriore 5,4% (media Italia 3,9%) solo con prima dose. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose, invece, è del 72,9% (media Italia 79,6%).

Per quanto riguarda i più piccoli, fascia di età fra i 5 e gli 11 anni, solo il 9,8% dei bambini siciliani ha ricevuto entrambe le dosi di vaccino (media Italia 14,5%) e ad un altro 16,3% (media Italia 18,2%) è stata già somministrata la prima dose.

Ecco l'elenco dei nuovi casi per 100.000 abitanti dell'ultima settimana suddivisi per provincia: Ragusa 1.651; Caltanissetta 1.350; Siracusa 1.306; Messina 1.088; Catania 938; Palermo 870; Agrigento 728; Trapani 710; Enna 632.

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