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La moda in tv: la Ranieri nei panni di Luisa Spagnoli - Foto

ROMA. Madre, moglie, amante, imprenditrice di successo che ha saputo precorrere i tempi. «È grazie a figure come la sua che hanno messo le basi della modernità, che oggi tutte noi siamo le donne che siamo». Luisa Ranieri racconta così il suo personaggio che confessa di aver voluto «interpretare fin dal primo momento», il film tv in due puntate in onda su Rai1 lunedì 1 e martedì 2 febbraio alle ore 21.20.

Quanto ci somiglio? «È difficile assomigliare a un personaggio del genere; che ha avuto il coraggio di lavorare. Agli inizi del '900, quando la donna non poteva fare altro se non assecondare la volontà del padre o del marito, si battè sempre per l'affermazione e la conquista della sua indipendenza. Mi identifico con la sua tenacia questo si».

Di umili origini, nata nel 1877 e morta all'età di 58 anni, dopo aver fondato due imperi, la Perugina (poi passata alla Nestlè ndr) e la casa di moda che ancora oggi porta con successo il suo nome, Luisa Spagnoli per l'attrice napoletana «è stata una delle esperienze più belle, ma anche una sfida. Perchè oltre ad essere una delle prime e più grandi imprenditrici italiane, ebbe una grande influenza sulla società dell'epoca. Attentissima alle condizioni di vita delle operaie: fece aprire in fabbrica un asilo nido, cosa mai vista. Le maestranze l'adoravano».

La bisnipote Nicoletta Spagnoli a margine della conferenza stampa al termine della proiezione dice di aver apprezzato molto la fiction «sono stati bravissimi e delicati mi è piaciuta molto, non è morbosa dal punto di vista della vita privata della mia bisnonna, che non dimentichiamolo creò due imperi del made in Italy. Passò dalla produzione dei Baci a quella della lana d'angora, in tempi di autarchia, e poi mio nonno Mario trasformò un'attività artigianale in industria. Con mio padre Lino dal 1965 al 1985 i negozi Luisa Spagnoli nel mondo passarono a 90, oggi sono 153>. Amò sempre suo marito Annibale Spagnoli ma, contemporaneamente, amò anche Giovanni Buitoni, più giovane di lei di 14 anni. Un rapporto che durò per sempre, ma che non relegò mai in secondo piano l'amore di Luisa per il marito e i figli.

Vinicio Marchioni che interpreta il marito Annibale fa notare: "Un ruolo molto difficile; c'era il rischio di non restituire la dignità ad un uomo tradito da una donna; invece la grandezza del personaggio è nell'amore che nutriva verso sua moglie". Il giovane Matteo Martari è Giovanni Buitoni "un personaggio molto affascinante, che diventa uomo subito, a quei tempi si diventava adulti a 20 anni. Conosce Luisa che lo strega. Entrambi gli uomini si sono rispettati stando insieme alla donna. Alla fine Luisa finirà anche per scegliergli la moglie".

Una lotta quella di Luisa Spagnoli che non scaturì dalla sua cultura o da un'ideologia (imparò tardi a leggere e scrivere), ma dall'osservazione dei profondi cambiamenti sociali nati dalla prima guerra mondiale e dalla certezza che la vita non sarebbe più continuata come prima. Per questo cercò in tutti i modi di migliorare le condizioni di vita delle operaie che lavoravano nella sua fabbrica e, prima in Europa, inventò per loro una serie di agevolazioni, che vennero poi adottate da numerosi paesi.

Il direttore di Rai Fiction Tinny Andreatta evidenzia come la miniserie illustra »una vita della prima metà del Novecento e ne coglie i segni che lascia al futuro, le intuizioni che rendono il suo passato contemporaneo. Luisa Spagnoli è la prima grande figura di donna innovatrice che mettiamo in scena. Rai Fiction, in generale, è molto attenta in questi anni alla valorizzazione della figura femminile, realizzando un'offerta di qualità che ne favorisce una rappresentazione realistica e moderna, capace di rendere conto della molteplicità di ruoli ricoperti oggi dalle donne. Luisa Spagnoli ha saputo precorrere i tempi e lascia un messaggio forte all'oggi. Mariella Spagnoli la nipote figlia del fratello l'unica che ha conosciuto la zia si ricorda anche di come Giovanni Buitoni dopo la morte di Luisa continuò a parlare di lei con ammirazione ricordandone il talento istintivo. La famiglia Spagnoli ha seguito le riprese tanto che Nicoletta Spagnoli ha creato due capi per il set: il vestito da sera di Luisa che ricorda l'immagine della scatola dei famosi cioccolatini ispirata al quadro «Il bacio di Hayez» e il golfino d'angora che lanciò la casa di moda. Il reparto ricchissimo con più di 2000 abiti tutti d'epoca alcuni dei quali confezionati apposta in collaborazione con 4 sartorie cinematografiche.

Un'altra Spagnoli, Luisa, ha seguito alcune lavorazioni del set dando consigli insegnando a Luisa Ranieri circa la manualità e i movimenti nella creazione dei confetti, cioccolatini e caramelle.

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