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Expo 2015, dallo Zimbabwe arriva lo "zebraburger", l'hamburger di zebra- Foto

MILANO. A Expo arriva l'hamburger di zebra. Dopo il successo registrato con quello al coccodrillo (che verrà riproposto per Ferragosto), lo Zimbabwe propone nel suo spazio al Cluster dei Cereali e Tuberi un altro hamburger esotico, lo «zebraburger», da gustare accompagnato alla bevanda tradizionale al baobab.

Con i mille chili di carne di zebra arrivati in questi giorni di «panini alla zebra» ne verranno cucinati circa 10 mila. «Portiamo qui a Expo una novità che in Europa è già molto diffusa ma in Italia ancora no - ha spiegato il console per il nord Italia dello Zimbabwe, Georges El Badaoui - vogliamo mostrare come la cultura del cibo cambia in ogni Paese e non pensiamo certo di poter sfamare il mondo con coccodrilli e zebre».  La carne di zebra proposta dallo Zimbabwe proviene rigorosamente da allevamenti. «Si tratta di un tipo particolare di animale allevato appositamente per la macellazione - ha spiegato il console -. Non vengono cacciati nel loro habitat naturale» ha precisato. La carne di zebra è molto magra, proteica e per questo viene scelta anche dagli sportivi di tutto il mondo. Il sapore assomiglia molto a quello della carne di
cavallo.

Lo Zimbabwe promette di stupire ancora i visitatori con un nuovo hamburger esotico, il 'Safari Burger', che arriverà in occasione del national day del Paese africano, il 31 agosto. Allo stand nessuno ha voluto anticipare che tipo di carne andrà a comporre il nuovo piatto.  «Non temiamo le proteste degli animalisti - ha spiegato il console - esprimiamo la nostra cultura rispettando le scelte di tutti». Lo Zimbabwe nel suo spazio ha voluto rendere omaggio in questi giorni al leone Cecil, l'esemplare ucciso in Zimbabwe da un cacciatore di frodo americano. Per celebrare l'animale simbolo del Paese sono state stampate e distribuite a Expo apposite cartoline con l'immagine del leone e la scritta 'Cecil We Will Miss Yoù.  «In Zimbabwe c'è la caccia legalizzata ma è solo per mantenere l'equilibrio in natura - ha spiegato il console - non si cacciano le specie protette come Cecil e il governo è molto duro contro i bracconieri. I cacciatori che hanno partecipato all'uccisione del leone simbolo dello Zimbabwe sono stati arrestati e rischiano 15 anni di carcere».

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