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Iran, arrestata la celebre attrice Taraneh Alidoosti: sosteneva le proteste

La celebre attrice iraniana, Taraneh Alidoosti, che aveva espresso sui social il suo sostegno alle manifestazioni anti-governative in corso nel Paese, è stata arrestata. Lo riportano Bbc nell’edizione farsi e Radio Farda, secondo cui l’artista - protagonista del film premio Oscar ‘Il clientè - è stata arrestata dalle forze di sicurezza nella sua abitazione. Non è ancora chiaro quali siano le accuse mosse nei suoi confronti e dove sia stata portata. Un mese fa, Alidoosti aveva pubblicato su Instagram un suo ritratto senza hijab, mentre teneva in mano un cartello con la scritta in lingua curda «Jin, Jiyan, Azadi» (Donna, vita, libertà) diventato lo slogan delle proteste che stanno sfidando il regime.

Intanto, il corpo martoriato di una dottoressa iraniana di 36 anni, scomparsa all’inizio di questa settimana a Teheran, è stato riconsegnato alla famiglia. Secondo le autorità la sua morte è dovuta a un «incidente», ma la donna era impegnata a curare i manifestanti anti-governativi feriti nella repressione delle proteste nel quartiere Ekbatan, nella capitale iraniana. A riportare la notizia sono state il network IranWire e Radio Farda. Gli iraniani feriti dalle forze di sicurezza durante le proteste in corso a livello nazionale da tre mesi evitano di farsi curare negli ospedali dove spesso vengono arrestati. I medici pronti a sfidare il rischio di curare i manifestanti li stanno soccorrendo nei loro studi o abitazioni. Aida Rostami era una di loro. Dopo essersi presa cura di diversi manifestanti feriti a Ekbatan il 12 dicembre, Rostami si è resa conto che stava finendo alcuni medicinali che le servivano, ha raccontato a IranWire una fonte vicina alla famiglia. La dottoressa ha lasciato la casa di un manifestante per procurarsi quello di cui aveva bisogno e non è mai stata più vista viva.

Da una stazione di polizia locale hanno chiamato la famiglia la mattina dopo, annunciando che Rostami era morta «in un incidente stradale» durante la notte e che potevano recuperare il suo corpo all’obitorio. Secondo Radio Farda, il viso di Rostami era schiacciato e la fonte di IranWire si è detta certa che l’incidente non è stato «sicuramente» la causa della sua morte. La famiglia ha chiesto invano alla polizia di mostrare loro il veicolo di Rostami e il punto in cui si è verificato il presunto incidente automobilistico. Dopo che la notizia è circolata su diversi media, la magistratura iraniana ha ‘rivistò la causa ufficiale della morte con «caduta da un cavalcavia, in seguito a un diverbio verbale e fisico con un uomo», presumibilmente il fidanzato che avrebbe scoperto un tradimento. Da quando è iniziata la dura repressione delle manifestazioni che chiedono la fine della Repubblica islamica, le autorità hanno spesso motivato col suicidio o la caduta dall’alto i numerosi casi di morte di giovani manifestanti. La dottoressa Rostami è stata sepolta a Gorgan, nel Nord-Est dell’Iran, da dove è originaria la famiglia.

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