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Missili russi a 25 km dall'Europa, l'ambasciatore Zazo: «In Ucraina 400 italiani, alcuni intrappolati»

Gli aggiornamenti sulla guerra in Ucraina.

23.02 È salito ad almeno 4 morti e 3 feriti il bilancio del raid russo di questo pomeriggio su una scuola a Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Lo riferiscono i servizi d’emergenza locali, citati dall’Ukrainska Pravda, che in precedenza avevano parlato di due morti e due feriti.

21.56 «Gli italiani in Ucraina erano circa 2.000 ora sono rimasti circa 400, molti vogliono restare perchè la loro vita l’hanno fatta qui. Purtroppo alcune persone sono rimaste intrappolate, stiamo cercando di fare il nostro meglio». Lo ha detto l’ambasciatore italiano in Ucraina, Pier Francesco Zazo, parlando a Che tempo che fa su Raitre.

21.53 Dopo l’annuncio del Cremlino, anche Kiev ha confermato la ripresa colloqui domani in videoconferenza.

21.16 La Russia ha chiesto alla Cina attrezzature militari a sostegno della sua invasione dell’Ucraina, suscitando la preoccupazione della Casa Bianca che Pechino possa minare gli sforzi occidentali in sostegno delle forze ucraina. Funzionari statunitensi hanno rivelato al Financial Times che la Russia ha chiesto equipaggiamento militare e altra assistenza dall’inizio dell’invasione, senza fornire ulteriori dettagli sulle richieste. Un’altra fonte ha rivelato che Washinton si prepara ad avvertire gli alleati. La Casa Bianca non ha commentato e neanche l’ambasciata cinese a Washington ha risposto ad una richiesta di commento. La rivelazione arriva alla viglia dell’incontro a Roma in programma domani tra il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan e Yang Jiechi, il massimo funzionario della politica estera di Pechino, direttore dell’Ufficio della Commissione Centrale degli Affari Esteri cinese.

21.11 «La Nato non permetterà che alcun centimetro dell’Europa venga attaccato dalla Russia. Putin sta facendo i conti sbagliati, pensava a una guerra lampo, la scommessa è persa, è di fronte a un dilemma, i dialoghi diretti tra Kiev e Mosca vanno incoraggiati. Finora non ho visto un dialogo sincero da parte di Putin né la volontà di arrivare a una soluzione diplomatica. La speranza, anche ridotta al lumicino, va coltivat» Così Lorenzo Guerini, ministro della Difesa, a Che Tempo che Fa su Rai3.

20.44  Sono oltre 140 mila i civili evacuati dalle zone di conflitto in Ucraina. Lo ha riferito la vicepremier di Kiev, Iryna Vereshchuk, citata dal Guardian, sottolineando che ancora una volta un convoglio umanitario diretto a Mariupol non è riuscito a raggiungere la città assediata a causa dei raid russi. Nelle scorse ore, il presidente Volodymyr Zelensky aveva parlato di 125 mila evacuati.

20.02 Il portavoce della Difesa russa, Igor Konashenkov, ha affermato che «fino a 180 mercenari stranieri e una grande quantità di armi straniere sono stati eliminati». Nella struttura colpita, ha aggiunto, «il regime di Kiev aveva creato un centro per l’addestramento al combattimento e il coordinamento dei mercenari stranieri, prima di inviarli nelle aree delle operazioni di combattimento contro le forze russe, e un deposito di armi straniere ed equipaggiamento militare». Le vittime del bombardamento confermate dalle autorità di Kiev sono al momento 35, mentre i feriti ammontano a 134.

19.57 I nuovi colloqui tra Mosca e Kiev si terranno domani (lunedì 14). Lo ha detto a Ria Novosti il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. In precedenza un consigliere del presidente ucraino Zelensky aveva riferito di colloqui in corso «in questo momento». «No. I colloqui sono previsti per domani», ha sottolineato Peskov.

19.00 Un consigliere del presidente ucraino Zelensky, Oleksiy Arestovych, ha detto riferito che sono in corso colloqui con Mosca. Lo riferisce la Ria Novosti, riportando le parole del consigliere alla televisione nazionale.

18.05 L’alimentazione della centrale nucleare di Chernobyl è stata ripristinata dopo i lavori di riparazione. Lo ha annunciato l’azienda statale ucraina Energoatom, citata dalla Ria Novosti. Mercoledì scorso il ministero della Difesa russo aveva riferito che le truppe ucraine avevano attaccato le strutture della rete elettrica che forniscono energia alla centrale nucleare e che gli specialisti russi avevano adottato misure tempestive per passare all’alimentazione con generatori di riserva.

17.03 Il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e negoziatore di Kiev, Mykhailo Podoliak, ha detto oggi di aspettarsi «risultati concreti» nei prossimi giorni nei colloqui con la Russia. Mosca «è diventata molto più sensibile alla posizione ucraina» e «ha iniziato a parlare in modo costruttivo», ha aggiunto Podoliak in un video pubblicato sul suo profilo Twitter, riecheggiando le aperture di ieri di Zelensky. «Le nostre proposte sono sul tavolo. Sono molto forti. Tra queste - ha spiegato - ci sono il ritiro delle truppe e il cessate il fuoco».

16.09 Un raid russo ha colpito una scuola a Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina a circa 100 km a est di Odessa. Lo ha reso noto il governatore regionale, Vitaly Kim, spiegando che al momento i soccorritori stanno scavando tra le macerie.

15.29 E' cresciuto il bilancio delle vittime a Leopoli. Sono morte 35 persone e 134 sono rimaste ferite nell’attacco alla base militare ucraina a Yavoriv, vicino a Leopoli e a 25 km confine polacco. Lo ha riferito il governatore della regione.

15.01 York Times, Brent Renaud, è stato ucciso dalle forze russe vicino Kiev. La notizia, diffusa sui social, è stata confermata dalla stessa testata statunitense che ha espresso il proprio “cordoglio per il talentuoso film maker.” Su diversi account Twitter sono state postate anche alcune foto dei documenti del cronista.

12.27 «Dio è solo Dio della pace, non è Dio della guerra e chi appoggia la violenza ne profana il nome. Ora preghiamo in silenzio per chi soffre e perché Dio converta i cuori ad una ferma volontà di pace». Lo ha detto  Papa Francesco all’Angelus oggi. «In nome di Dio fermate questo massacro», è il suo appello. «Davanti alla barbarie della uccisione di bambini, di innocenti e di civili inermi non ci sono ragioni strategiche che tengano c'è solo da cessare l'inaccettabile aggressione armata prima che riduca le città a cimiteri».

11.59 La Turchia non si unirà alle sanzioni dell’Occidente contro la Russia. Lo ha detto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, secondo quanto riporta la Tass.

11.53 «Se mi state chiedendo se Putin possa usare armi chimiche, penso che Putin possa usare qualunque cosa in questo momento, specialmente quando si trova in una situazione difficile». Lo ha detto il presidente polacco Andrzej Duda in un’intervista alla Bbc. Interpellato sulla possibilità che questo possa portare ad un intervento della Nato, Duda ha risposto: «Certo, tutti speriamo che non osi farlo. Ma...se usasse armi di distruzione di massa, questo sarebbe un cambio di gioco completo».

10.24 Un altro sindaco ucraino è stato rapito dalle forze armate russe: si tratta del primo cittadino della città occupata di Dniprorudne, nella parte sudorientale del Paese, nella regione di Zaporizhzhia. Lo riporta il Kyiv Independent. Il sindaco di Dniprorudne, Yevhen Matviiv, è il secondo sindaco rapito, dopo quello di Melitopol, da quando è iniziata l’invasione russa in Ucraina. «I crimini di guerra stanno diventando sistemici», afferma il governatore della regione di Zaporizhzhia Olexandr Starukh.

10.06 L’attacco missilistico sulla base militare vicino a Leopoli ha ucciso 20 persone. Lo hanno detto i servizi di soccorso al Guardian. Il numero delle vittime è di molto maggiore a quello annunciato finora dalle autorità, mentre la stessa fonte conferma che i feriti sarebbero 57.

9.44 «Questo è un nuovo attacco terroristico sulla pace e la sicurezza vicina al confine con Ue e Nato». Lo afferma su Twitter il ministro della difesa ucraino Oleksii Reznikov, riferendosi all’attacco russo al Centro Internazionale per il mantenimento della pace e della sicurezza vicino a Leopoli, precisando che «lì lavorano istruttori stranieri». «Informazioni sulle vittime sono in corso di accertamento», aggiunge il ministro che lancia un appello: «Serve agire per mettere fine a questo. Chiudete i cieli!».

9.37 Almeno 9 persone sono rimaste uccise nell’attacco avvenuto stamane al centro militare internazionale per il mantenimento della pace, a sud-ovest di Leopoli mentre i feriti sono 57. Lo riferisce il governatore della regione, scrivono i media internazionali. Maksym Kozytskyy ha confermato che la Russia ha lanciato 30 razzi contro il complesso che si trova a circa 25 km dal confine con la Polonia mentre le prime informazioni parlavano di 8 missili.

9.01 Nella base militare ucraina di Yavoriv, attaccata stamane dai missili russi, lavorano istruttori militari stranieri. Lo riferisce il ministero della Difesa ucraino, secondo la Reuters.

7.21 In diverse parti dell’Ucraina, di buon mattino, sono risuonate le sirene dei raid aerei: lo riferisce l’agenzia di stampa ucraina Ukrinform. Gli allarmi sono risuonati a Zhytomyr, a ovest della capitale Kiev, ma anche nelle regioni di Ternopil, Rivne e Ivano-Frankivsk più a ovest; inoltre nella regione di Volyn nel nord-ovest e di Kramatorsk nell’Ucraina orientale.

7.11 Un obiettivo militare colpito dai missili russi alle porte di Leopoli, all’alba, vicino al confine polacco. Il sindaco della città ha confermato che nel mirino dell’attacco russo c'era il Centro internazionale per la pace e la sicurezza. Il centro si trova nel distretto di Yavoriv, a circa 30 km a nord-ovest di Leopoli, ed è un campo di addestramento militare. I russi avrebbero lanciato 8 missili.

7.04 Le truppe russe hanno lanciato numerosi attacchi aerei su un campo di addestramento militare fuori dalla città ucraina di Leopoli, vicino al confine con la Polonia, ha detto domenica un funzionario locale. La Russia «ha lanciato un attacco aereo contro il Centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza», a circa 40 chilometri a nordovest di Leopoli, ha specificato sulla sua pagina Facebook il capo dell’amministrazione regionale Maxim Kozitsky, aggiungendo che sono stati lanciati otto missili.

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