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Regionali, ecco i più votati all'Ars: fanno il pieno Tamajo e Sammartino

Edy Tamajo e Luca Sammartino sono i campioni di preferenze in Sicilia nella corsa all'Assemblea regionale. Una palermitano, l'altro catanese hanno in comune il passato a Palazzo dei Normanni e il fatto di aver guadagnato più di ventimila preferenze alle Regionali di domenica 25 settembre.

Tamajo, macchina da voti di Forza Italia, ad urne quasi chiuse sfiora i 22 mila voti; poco meno, circa 21 mila, Sammartino che, a dispetto dei suoi 37 anni, è all'Ars da dieci: eletto per la prima volta nel 2012 con l'Udc e poi passato al Partito Democratico, a Italia Viva e adesso eletto tra le file della Lega di Salvini.

C'è chi sorride, chi è meno soddisfatto del voto, come Elena Pagana, moglie dell'assessore regionale uscente alla Salute, Ruggero Razza. Pagana, candidata a Enna con Fratelli d'Italia, non è andata oltre i 1.690 voti.

A Palermo, dietro Tamajo, il più votato è Alessandro Aricò, assessore regionale all'Istruzione nell'ultimo stralcio del governo Musumeci. Aricò (Fratelli d'Italia) si attesta sulle 12 mila preferenze e per lui, ormai deputato di lungo corso, si è parlato del posto di presidente dell'Ars. Subito dietro, ancora con più di 10 mila voti, un altro esponente del partito di Giorgia Meloni, Fabrizio Ferrara.

Per Forza Italia Gaspare Vitrano, anche lui ex deputato Ars del Pd, è stato votato da 8.500 palermitani, più dei circa sette mila che hanno scelto due ex presidenti di Sala d'Ercole: Gianfranco Micciché e Francesco Cascio.

Bene, nella lista De Luca sindaco di Sicilia, l'ex Iena Ismaele La Vardera, che si attesta poco al di sotto dei sette mila voti. Stesso risultato ottenuto da Valentina Chinnici, la più votata a Palermo del Pd, Davanti ad Antonello Cracolici, Mario Giambona e Carmelo Miceli.

Nella Lega i più votati sono Vincenzo FigucciaMarianna Caronia e nella Democrazia Cristiana entra all'Ars Nuccia Albano.

A Catania si registra l'exploit di Popolari e Autonomisti dell'ex presidente della regione Raffaele Lombardo: quasi 41 mila preferenze. Dietro al recordman Luca Sammartino, ci sono i quasi 14 mila voti di Gaetano Galvagno di Fratelli d'Italia e l'autonomista Giuseppe Lombardo. Dai piedi dell'Etna un posto dovrebbe essere riservato anche alla Democrazia Cristiana, dove si registra il testa a testa fra Giuseppe Marletta e Andrea Messina.

Come prevedibile a Messina la lista dell'ex sindaco Cateno De Luca è la più votata: 20 mila le preferenze accordate. Il più votato è Tommaso Calderone, Forza Italia, con 10 mila voti, seguito proprio dagli ottomila di De Luca, che ha comunque diritto ad uno scranno all'Ars essendo arrivato secondo nella corsa a Palazzo d'Orleans, dietro Renato Schifani.

Ad Agrigento il primo partito è la Dc di Totò Cuffaro, che sfiora le 19 mila preferenze. Il più votato, però, è il deputato uscente leghista Carmelo Pullara, seguito dal democristiano Carmelo Pace e da Michele Canzaro del Partito Democratico.

E se a Caltanissetta la maggior parte delle preferenze vanno a Michele Mancuso (Forza Italia), scelta opposta arriva da Enna che, a scrutini chiusi, ha accordato 12.528 voti a Fabio Venezia (Partito Democratico). D'altra parte nell'Ennese, unica provincia in Sicilia, il Pd risulta il primo partito.

Anche a Ragusa la Dc è la lista più votata, effetto probabilmente della candidatura di Ignazio Abbate:  12.493 vori per il sindaco di Modica. Alle sue spalle le 7.139 preferenze di Nello Dipasquale (Pd).

A Siracusa spoglio piuttosto indietro: scrutinate un quarto delle sezioni. Il più votato è Giuseppe Carta (Popolari e autonomisti): 4.579.

A Trapani il primo partito è la Lega, con oltre 16 mila voti, e l'esponente di spicco, l'assessore uscente Mimmo Turano, è il più votato. Alle sue spalle un collega nel governo Musumeci, Tony ScillaStefano Pellegrino, entrambi di Forza Italia.

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